La Favola di Filippo Timi, tra disincanto e noir

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di Ilaria Bortot

Un albero di natale sulla destra. Parete verde acido, poltroncine di design. L’immancabile mobiletto degli alcoolici. In secondo piano una scalinata. In sottofondo, la voce calda e profonda di Doris Day.

Se vi aspettavate il Filippo Timi cupo e despota di Vincere avete sicuramente sbagliato spettacolo. Taffetà, abiti MiuMiu creati per l’occasione e scarpe tacco 12, ecco l’artista che fa la sua apparizione. Parrucca cotonata rosso mogano, voce in falsetto, Mrs Fairytale, amabile casalinga americana anni ’50 è in scena. Del Filippo Timi che conosciamo rimane solo la bravura.

Noir, sprezzante, divertente, coinvolgente e complicato. Favola – C’era una volta una bambina e dico c’era perchè ora non c’è più, è lo spettacolo diretto e interpretato da Filippo Timi e presentato la scorsa settimana a Roma al teatro Quirino. Accanto a lui due attori, l’amica del cuore Mrs Emerald interpretata da una bravissima Lucia Mascino e un camaleontico Luca Pignagnoli nel ruolo di tre fratelli molto diversi tra loro.

Un intreccio difficile, una trama in apparenza semplice ma che in realtà nasconde la finzione della vita di tutti i giorni. Un barboncino imbalsamato come unico compagno della quotidianità, Mrs Fairytale e Mrs Emerald raccontano le loro vite tra mariti violenti e dal dubbio orientamento sessuale facendo trasparire l’obbligata felicità imposta dal contesto e dall’opinione pubblica che sempre più influenza le nostre vite.

Vietato far trapelare che qualcosa non va, coppie perfette che recitano un copione davanti alla società. Solo che qualcosa si spezza. Tra un atto e l’altro – intervallati da splendidi caroselli d’epoca con tanto di voce di Franca Valeri che sponsorizza una saponetta – e sottolineato da scenografie luminose alla Hitchcock qualcosa di inspiegabile succede.

Mrs Fairytale, incinta, diventa uomo. Uomo con corpo da donna, innamorata come non mai di Mrs. Emerald che la ricambia, che finalmente prova un trasporto e un amore fisico che mai le era stato concesso nel suo matrimonio. “Ogni uomo è una trappola, alcuni sono trappole taglienti, altri pozzi vuoti, altri meravigliosi come un veleno irresistibile, ma di base, l’uomo ha l’omicidio nel cuore…”.

Uno sparo, una fuga. Una ricerca di libertà senza ipocrisie, un bisogno di vita perché, come ci spiega la stessa Mrs. Fairytale, “Nessuna favola è mai perfetta come sembra… la vita, carnosa, brutale, spietata, una notte magica di Natale busserà alla tua porta e nulla sarà mai più come prima…”.

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