IX Congresso di Legambiente: “Protagonisti del futuro”
di Roberto D’Amico
Il 2, 3 e 4 dicembre la città di Bari ha ospitato il IX Congresso Nazionale di Legambiente. Una tre giorni che ha messo il punto su determinate situazioni e, confermando buona parte della dirigenza nazionale, ha lanciato le sfide del futuro. Sfide che, come ha dichiarato il presidente Vittorio Cogliati Dezza in chiusura dei lavori, ricalcano quelle che la società civile si troverà ad affrontare nel prossimo futuro, ovvero cambiamenti climatici e crisi economica.
IL DISCORSO – «La crisi climatica e quella economica delineano uno scenario in cui si fa urgente una riorganizzazione dei processi produttivi, delle risorse impiegate, dell’uso delle materie prime – è quanto ha dichiarato Cogliati Dezza davanti ad oltre 800 delegati dell’associazione – E se vogliamo che la proposta ambientalista abbia successo è necessario colpire i consumi energivori e impattanti. Per questo abbiamo proposto una patrimoniale verde che penalizzi i proprietari di auto che consumano ed emettono più Co2, insieme ad una revisione del meccanismo del bollo auto, l’aumento dell’accisa della benzina di 3 centesimi per coprire i tagli alle Regioni per i trasporti pendolari, l’adeguamento delle concessioni di cave ed acque minerali. A queste risorse si può aggiungere il recupero delle spese militari del Cip6, delle regalie al trasporto su gomma, delle opere inutili come il ponte sullo stretto di Messina».
LA GRANDE SFIDA – Tagliare i ponti con le fonti fossili, intervenire nel discorso sul dissesto idrogeologico, tutelare i diritti dei lavoratori pendolari, rilanciare l’azione nel Sud Italia, sfruttare le potenzialità delle metropoli italiane. Queste le principali linee guide dell’azione legambientina nei prossimi anni. L’ultimo appello lanciato dal Presidente riguarda proprio i nostri centri urbani che «sono diventati, purtroppo e sempre più spesso, i luoghi dell’esclusione sociale, dell’inquinamento e del degrado. Eppure, noi crediamo che possano e debbano diventare, invece, i luoghi della coesione, dell’integrazione, della solidarietà, della sostenibilità, della qualità e della bellezza. Per questo sosterremo con forza il diritto di voto alle amministrative per gli stranieri. E’ questa la grande sfida che ci attende nel prossimo futuro e che ci vedrà convinti protagonisti».
CAMBI AL VERTICE – Come detto in apertura, Vittorio Cogliati Dezza è stato riconfermato Presidente di Legambiente e con lui anche la Direttrice Generale dell’associazione, Rossella Muroni. Piccoli cambiamenti invece al piano immediatamente più basso: Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, tra i curatori del rapporto Ecomafie, e Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica e Rinnovabili impegnato in prima persona ad inizio anno nella battaglia in difesa del settore fotovoltaico ed eolico, sono stati nominati vicepresidenti insieme al riconfermato Andrea Poggio.
CONGRESSO 2.0 – Bari, location decisamente particolare e, purtroppo, scomoda per i molti ambientalisti che hanno saltato l’appuntamento congressuale a causa della troppa lontananza. Provvidenziale in questo caso l’intervento de La Nuova Ecologia, il mensile storico di Legambiente che, attraverso il suo portale online, ha offerto a tutti gli italiani la possibilità di vivere questa tre giorni in streaming. Ennesima esperienza 2.0 per La Nuova Ecologia che negli ultimi anni ha sperimentato diverse modalità di “live” per eventi e manifestazioni, sfruttando i social network ed ogni altro canale comunicativo, culminate nel grande servizio offerto in occasione del IX Congresso.