Donne, “morbido è bello”. Campagna anti-anoressia di Plus Model Magazine
di Daniela Silva
Secondo i dati resi noti dall’Osservatorio ABA, in Italia circa 3 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, soffre di disturbi del comportamento alimentare, il 95% dei quali sono donne, anche se sempre più numerosi sono gli uomini che manifestano questi sintomi e si rivolgono a strutture specializzate. Al centro di queste patologie, che possono assumere forme diversificate e complesse, si trova il trinomio corpo-cibo-peso con i significati che ognuno di questi assume. Ad esempio, il corpo diviene strumento per manifestare una profonda sofferenza rendendosi teatro di un disagio altrimenti indicibile. Il cibo diviene l’oggetto da cui si dipende.
I disturbi del comportamento alimentare sono oggi in preoccupante aumento. A fronte di questa diffusione vorticosa, i disturbi alimentari sono sempre più spesso alla ribalta delle cronache. L’anoressia e la bulimia riempiono i titoli dei giornali, ma raramente sono argomenti trattati con la giusta competenza.
Forse proprio alla luce di queste considerazione la rivista “Plus Model Magazine” ha deciso di dedicare il numero di gennaio alle donne sopra la taglia 44. A suon di scatti fotografici decisamente di forte impatto emotivo Plus Magazine si è fatto portavoce di una nuova campagna anti-anoressia, mettendo a nudo, ma soprattutto in prima pagina la bellissima modella russa plus-size taglia 46 Katya Zharkova.
La Zharkova, però, non posa da sola, in alcune foto infatti, nascosta in un abbraccio e con il volto celato, c’è una ragazza dal corpo quasi privo di forme, tant’è la magrezza e l’esilità. Significative sono soprattutto le didascalie che accompagnano le immagini: “Vent’anni fa il peso delle fashion models era all’incirca inferiore dell’8% rispetto alla donna media. Oggi le modelle pesano il 23% in meno. Dieci anni fa la taglia media delle modelle Plus Size era tra la 12 e la 18 (48-54 italiane). Oggi nel settore Plus Size si continua a discutere sulla necessità di diversificare le taglie. La maggior parte delle modelle Plus Size delle agenzie pubblicitarie hanno una taglia tra 6 e 14 (42-50 italiane), mentre i clienti continuano ad esprimere la loro insoddisfazione. Molte modelle hanno un indice di massa corporea ai limiti dell’anoressia. Il 50% delle donne indossa una taglia 14 o superiore (è riferito all’America, n.d.r.) ma la maggior parte dei normali negozi di abbigliamento hanno taglie al massimo fino alla 14, o più piccole”.
Il motto che correda le foto, infatti, è: “Most runway models meet the body Mass Index physical criteria Anorexia”, ovvero “La maggior parte delle modelle da sfilata hanno la massa corporea di una anoressica”.
Il Magazine vuole, evidentemente, denunciare il fatto che le modelle delle sfilate hanno un indice di massa corporea pari a quello delle donne anoressiche. Un problema più volte affrontato dalle associazioni che seguono le persone afflitte da questa patologia. Un vero e proprio atto di denuncia quindi quello che il Magazine ha voluto fare con questo servizio, tant’è che le immagini di Katya vengono accompagnate da dati sul rapporto tra fashion e taglia zero.
La questione è chiaramente trasversale. Infatti, non è solo un fatto di salute, ma interessa anche il settore economico, o meglio, quello più propriamente legato agli acquisti. Plus Model Magazine, infatti, non si è lasciato scappare l’occasione, invitando le persone a bandire gli store A, ossia le maison che propongono capi di abbigliamento che stanno al di sotto della taglia 38 e ad andare a spendere i propri soldi dove le taglie 46 sono presenti. Una campagna dal tono aspro e di denuncia che arriva a ridosso della settimana della moda, che in questi giorni anima le più importanti città del mondo.
La riflessione sarebbe molto più ampia però, infatti non solo il mondo della moda, ma tutto lo star system probabilmente dovrebbe abbattere i canoni di bellezza che da sempre impone come normali, quando in realtà non lo sono. Evviva la pancetta, che almeno fa donna!
Fonte foto: Plus Model Magazine