Dalla strada alla vita: a Pistoia un agriturismo gestito da un clochard
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di Sabrina Ferri
Vivono girovagando per la città, talvolta elemosinando, incrociando a tratti lo sguardo impenetrabile dei passanti. Sono “invisibili” perché ai margini di una strada hanno trovato il loro posto in silenzio, senza pretendere, senza chiedere, mimetizzandosi tra cartoni e logori indumenti.
Nessuno può vederli davvero. Eppure anche loro ci sono, esistono, e come tutti hanno dei sogni. Magari aspettano, sperano, immaginano un futuro dove poter tornare alla vita, quella vera. Ma quello dei clochard non sempre è un destino segnato. Può accadere che un sogno, una speranza, un’attesa, possano tramutarsi in realtà.
Così, proprio con l’intento di restituire una vita dignitosa a chi l’ha perduta, l’Associazione Clochard alla Riscossa ha avviato un progetto che porterà all’apertura di un agriturismo interamente gestito da senzatetto. Inaugurata il prossimo 17 giugno a Serravalle Pistoiese (Pt), la struttura, un casale risalente al Quattrocento e appartenente ad una famiglia toscana che, vista la grandezza, ha deciso di destinarne una parte per scopi sociali, permetterà di togliere dalla strada nove clochard di Milano e tre di Pistoia.
«Per una concatenazione di eventi – spiega l’Associazione – ci si è ritrovati con questo spazio della cascina da poter usufruire e dove poter inserire alcuni senzatetto. I clochard avranno vitto e alloggio e saranno impiegati in lavori con la terra, le piante e la coltivazione». Il lavoro sarà remunerato con uno stipendio pari a 650 euro al mese per un anno «in modo tale da lasciargli la possibilità di decidere sulla loro vita».
Al termine dei dodici mesi gli ospiti avranno infatti la possibilità, con il denaro guadagnato, di cercare casa e riprogettare la propria esistenza, tornando ad essere finalmente cittadini “visibili” all’interno della società. L’iniziativa riguarderà, inoltre, gruppi a rotazione affinché possa essere offerta a quanti più clochard possibili un’opportunità di reinserimento sociale.
Wainer Molteni, organizzatore di tutto ciò, è stato anche lui un clochard. Per sette lunghi anni ha vissuto per strada, e adesso, che un tetto sulla testa ce l’ha, combatte in prima linea per quelli che, purtroppo, sono ancora all’aperto. La sua esperienza gli ha insegnato a lottare, perché nessuno sceglie volontariamente di vivere ai margini. Wainer è ripartito proprio da quella strada che, seppur brutalmente, gli ha insegnato ad assaporare la vita minuto per minuto. Ed ora, grazie alla sua tenacia, altri senzatetto potranno ritrovare il sorriso, tornando ad esistere agli occhi del mondo.
