Trame Festival, a Lamezia Terme la cultura combatte la mafia
di Chiara Baldi
Si terrà dal 20 al 24 giugno prossimi, a Lamezia Terme (Cz), la seconda edizione di Trame Festival, la kermesse culturale nata dalla mente (e dall’esperienza) di Tano Grasso (Presidente onorario della Fai – Federazione delle associazioni antiracket e usura italiane) e con la direzione artistica di Lirio Abbate, giornalista de L’Espresso che si occupa di fenomeni mafiosi (Abbate è stato, ricordiamo, l’unico cronista presente sul luogo durante l’arresto del superlatitante Bernando Provenzano). Oltre all’Associazione di Grasso, tra i sostenitori dell’evento ci sono anche il Comune di Lamezia, l’Aie (Associazione Italiana Editori) e l’Associazione Antiracket Lamezia Onlus. Media parter del progetto sarà, anche per quest’anno, Radio24, che quotidianamente seguirà tutti gli appuntamenti in programma. Il Festival è stato presentato mercoledì 6 giugno, con una conferenza stampa, al Cafè di Paris di Roma, location non casuale considerando che è un bene confiscato alla ‘ndrangheta.
Fitto il programma del Festival, che vedrà la partecipazione di molti tra giornalisti, magistrati, autori, docenti ed imprenditori: dalle 18 alle 24, infatti, si susseguiranno molti appuntamenti, tra cui anche alcuni workshop universitari che si terranno a Palazzo Nicotera. Palazzo Panariti, invece, sarà la sede di laboratori di grafica, fotografia e giornalismo. Altri luoghi del Festival saranno il chiostro di San Domenico e il Museo Archeologico, che ospiteranno alcune mostre a tema. Ampio spazio verrà poi dato al mondo dell’associazionismo – con molti stand in Corso Numistrano – ad alcune case editrici selezionate ed anche ai librai di Lamezia Terme, che saranno protagonisti di un bookshop tematico con i libri presentati al Festival. Infine, ci saranno anche stand in cui sarà possibile conoscere i prodotti dei beni confiscati alle mafie.
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