Tumori: nasce la banca della parrucca per le donne in chemioterapia

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di Sabrina Ferri

Affrontare un cancro significa, il più delle volte, ritrovarsi con gli occhi puntati ad uno specchio a contemplare un’immagine segnata da un’atroce malattia. E’ in un riflesso che, improvvisamente, appare un corpo diverso, mutato, timoroso di una battaglia che non potrà rinunciare a combattere. Perché non si può essere perdenti in partenza, perché in un modo o nell’altro bisogna lottare. Eppure per scalare verso la vittoria occorre anche guardare ciò che fa male davvero. Gli effetti dei trattamenti possono essere destabilizzanti, soprattutto quando riguardano quello che rappresenta il simbolo per eccellenza della femminilità.

Perdere i capelli, per una donna, significa sentire una  parte di sé scivolare via, nonostante la consapevolezza che, magari, un giorno quegli stessi capelli potranno ricrescere e che potrà esserci un ritorno alla vita. La calvizie è spesso motivo di imbarazzo e disorientamento ed è forse per questo che la maggior parte di coloro che ne sono colpite ricorrono sempre più spesso a parrucche per mascherare quel “disagio” che non può essere occultato altrimenti. Ma a causa dei costi proibitivi non tutte possono permettersene una.  

Proprio in questo contesto la Fondazione Prometeus, assieme alla Tricostarc, ha dato avvio all’iniziativa My beautiful project al fine di istituire una Banca della parrucca. Il progetto, che era già stato pensato da qualche anno, rappresenta una vera e propria “catena di solidarietà” tra le donne.  

Le donne, spiega Daniela Sauda della Fondazione Prometeus O.N.L.U.S., «donano le parrucche che hanno dismesso poi, le stesse, vengono igienizzate, sistemate  e messe a disposizione gratuitamente di altre donne che per motivi economici si troverebbero in difficoltà ad acquistarne una nuova, con l’unico vincolo di farle rientrare alla banca quando non ne avranno più bisogno. Ogni donatore potrà, inoltre, anche attribuire un nome alla parrucca».

Per pubblicizzare la Banca della parrucca, si è tenuta a Roma una sfilata a cui hanno partecipato  sei donne con la parrucca e sei modelle professioniste, tutte insieme per lanciare un messaggio di speranza e di solidarietà verso chi combatte contro una malattia devastante come il cancro, un malessere dal quale però si può, e si deve, guarire.

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One thought on “Tumori: nasce la banca della parrucca per le donne in chemioterapia

  1. HO VISTO IL VOSTRO INETERESSANTE PROGETTO. IO HO 62 ANNI E DA 5 SOFFRO DI ALOPECIA TOTALE. NEL GIRO DI UNA SETTIMANA, TRE ANNI FA HO PERSO TUTTI I MIEI BEI CAPELLI. SONO COME UNA PALLA DA BALIARDO. SONO SANA PER MIA FORTUNA MA I MEDICI NON SANNO SPIEGARSI IL MOTIVO DI QUESTA PATOLOGIA. SONO STATA IN CURA ANCHE A PAVIA MA NULLA. LE PARRUCHHECOSTANO CARE E QUELLE CINESI MI BRUCIANO SULLA PELLE DEL CRANIO. A GIORNI SONO TROPPO TRISTE E FACCIO FATICA AD ANDARE AVANTI.
    ABITO A BERGAMO E VI RINGRAZIO SE POTRETEAIUTARMI. IL MIO CELL. E’:347 0464096. GRAZIOE DI CUORE FRANCESCA

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