Youth Media Days 2012 – Arriva a Napoli il Festival del Giornalismo Giovane
di Chiara Baldi
Si terrà a Napoli dal 21 al 23 settembre prossimi, nella sede del Pan (Palazzo delle Arti di Napoli), il Festival del Giornalismo Giovane, organizzato da Youth Press Italia. Il Presidente di Ypi Simone D’Antonio assicura che questa «sarà la prima occasione per parlare dei problemi e delle sfide che vivono i giovani giornalisti italiani, ma anche delle tante iniziative di innovazione ed eccellenza che emergono proprio da più giovani in tutta Italia». L’obiettivo è, infatti, quello di mettere al centro del dibattito i tanti professionisti del futuro, affrontando le tematiche più sentite per chi opera nel settore (dalla lotta al precariato alle scuole di giornalismo, dai nuovi media al giornalismo d’inchiesta) mettendo in luce le esperienze di chi reagisce alla crisi con creatività e innovazione ma anche sollevando spunti e domande rivolte a nomi già affermati del giornalismo italiano.
È la prima volta che in Italia si fa un Festival del giornalismo interamente dedicato ai giornalisti under 35 e alle loro esperienze. La vivacità di questo settore, che impegna ogni giorno decine di migliaia di giovani giornalisti in tutta Italia, rappresenta una fucina di idee, talenti e spunti decisivi per il futuro del giornalismo in Italia. Il progetto rientra in una tradizione ben più lunga: quella degli Youth Media Days europei, nati nel 1992 in Germania. Nel 2007, poi, la European Youth Press organizza la prima edizione degli European Youth Media Days, grazie anche alla collaborazione del Parlamento europeo.
Il Festival rappresenta uno degli Youth Employment Projects co-finanziati dall’European Youth Forum per la promozione dell’accesso alla professione a livello nazionale. Gli Youth Media Days sono una piattaforma creativa che favorisce la condivisione di progetti nel campo dei media tradizionali e dei nuovi media e per il nascere di nuove partnership tra tutti gli attori del settore. Il Festival di Napoli intende dare così un contributo concreto all’employability dei giovani giornalisti italiani, migliorando le loro capacità e rendendoli consapevoli delle evoluzioni del settore su scala locale e nazionale attraverso il confronto con le esperienze più innovative realizzate a livello nazionale ed europeo.
Perché Napoli? «Vogliamo che Napoli sia una vetrina per i progetti più innovativi e rappresenti un segnale di ottimismo per i giovani giornalisti stessi, per trovare soluzioni creative per uscire dal precariato e ridisegnare dal basso il sistema dei media italiani – dice D’Antonio. Favoriremo quindi l’incontro tra molti big del giornalismo italiano e giovani giornalisti e media maker per dar loro idea della vivacità di quanto si muove al di fuori delle redazioni dei media tradizionali, dando cosi loro la possibilità di stabilire collaborazioni e legami capaci di proseguire dopo il Festival».
Inoltre, Napoli non è solo cornice dell’evento ma un vero e proprio laboratorio urbano di innovazione, che rappresenta, con le sue contraddizioni e il suo potenziale creativo, l’energia dei giovani giornalisti italiani. Nel capoluogo partenopeo, infatti, trovano posto tante fra le più vitali esperienze di giornalismo giovane realizzate in Italia, con un impatto positivo sull’arricchimento del mondo dell’informazione locale e, più in generale, dell’intero contesto urbano. Il Festival, patrocinato dal Comune di Napoli, costituisce l’occasione per scoprire aspetti originali ed inconsueti della città: dalle eccellenze del mondo produttivo e gastronomico, alle bellezze artistiche ed architettoniche passando per i tanti progetti di riqualificazione urbana e sociale.
Youth Press Italia è «contenta di portare approcci e idee europee al dibattito su temi come l’accesso alla professione e il racconto dei grandi temi europei e mondiali, grazie anche all’apporto di giornalisti e fotoreporter italiani e non attivi a livello internazionale. Gli Youth Media Days, organizzati da European Youth Press e European Youth Forum, sono un appuntamento consolidato in molti paesi europei e rappresentano una tradizione per favorire il dibattito tra giovani giornalisti sui temi di principale interesse, dal racconto della crisi all’informazione contro il razzismo e le discriminazioni».
Per maggiori info, consultate il sito web.
Qui il programma.
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