Si rivede Silvio Berlusconi: ma non scioglie la riserva sulla sua candidatura
di Giovanni Fabbri
La riapparizione – Ecco di nuovo Silvio Berlusconi. Il tre volte premier, dopo mesi di assordante silenzio, è tornato a parlare in pubblico, sulla nave Msc Divina, intervistato dal direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti. Nella lunghissima intervista ha diffuso il suo solito dilagante ottimismo e la sua smania di buoni propositi (“aboliremo l’Imu perchè la casa è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di fondare il proprio futuro”). Le sue parole hanno di fatto aperto la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche, anche se il Cavaliere non ha ancora annunciato la sua ennesima candidatura. Quasi un anno fa aveva assicurato che si sarebbe fatto da parte, che avrebbe lasciato spazio alle giovani leve del suo partito, Angelino Alfano su tutti, ma forse non è ancora arrivato il momento di gettare la spugna. Si sente ancora “caricato della responsabilità di non consegnarela sua Patria, il suo Paese che ama, alla sinistra”. Poi però precisa: “Il mio futuro dipende dalla legge elettorale”.
Un comportamento contraddittorio – Quale sia la sua reale strategia politica dunque ancora non è dato saperlo. Il suo comportamento ha fatto parlare non solo gli esponenti della sinistra, ma anche i componenti del suo partito. La domanda era, e rimane, sempre la stessa: si candiderà ancora una volta o lascerà spazio a qualche suo discepolo per donare alla politica italiana la tanto discussa ventata di novità? Il Cavaliere non ha risposto neppure ieri. Le sue dichiarazioni e le apparizione pubbliche si sono trasformate da pane quotidiano a elemento quantomeno occasionale. Il comportamento che più ha fatto discutere è stata la mancata presenza, veberdì sera, ad Atreju, la festa dei giovani del Pdl. La manifestazione organizzata da Giorgia Meloni è un appuntamento annuale a cui Berlusconi ha sempre partecipato. Ecco perchè la decisione di disertare l’incontro non è stata gradita dai tanti giovani presenti all’Ombra del Colosseo. “C’è un tempo per parlare e un tempo per riflettere; forse in questo momento è meglio riflettere. Sono sicuro che capirete.” Queste sono state le parole, postate su Facebook, con le quali Berlusconi ha provato a giustificare la sua tanto discussa assenza. Il giorno dopo la mancata presenza ad Atreju, però, l’ex Presidente del Consiglio si è trasformato in un fiume in piena e si è fatto intervistare per più di due ore. Che sia già finito il tempo per riflettere e cominciato quello delle parole? Forse sì. Certo è che nella destra in questo momento manca ogni certezza. Se la sinistra sembra in difficoltà nel tentativo di limitare il dualismo Bersani-Renzi, l’altra grande realtà della politica italiana non sembra passare un momento migliore. Le certezze sono forse tutte nella testa di Silvio Berlusconi che, centellinando le apparizioni e misurando le parole, sta sicuramente seguendo una sua precisa strategia, ma sta lasciando il suo partito in uno stato di confusione. Sarà una scelta vincente? Il Cavaliere ha abituato un po’ tutti a strategie poco chiare e a colpi di scena che, molte volte, gli hanno dato ragione. Vedremo stavolta come andrà a finire.