Libri, nasce “Incontrarsi, racconti di donne migranti e native”
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di Sabrina Ferri
Incontrarsi, guardare il mondo attraverso gli occhi dell’altro, apprendere in uno sguardo, in una parola, in un gesto o in un silenzio quanto di più bello possa esserci nella “cultura della diversità”. Perché, in fondo, è nel diverso e nell’inesplorato che si riesce a comprendere davvero se stessi, è in ciò che l’altro può offrirci che si cela quel tassello mancante necessario a completare il puzzle della nostra vita. Dopotutto, non si può mai dire di essere completi se non nello scambio reciproco, nel momento in cui si impara e si insegna la cultura, essendo maestri e allievi allo stesso tempo.
Ed è proprio nella voglia di narrare l’incontro che prende vita il libro Incontrarsi, racconti di donne migranti e native, esito dell’omonimo concorso letterario indetto dalla Casa Internazionale delle donne e volto ad essere, come si legge nell’introduzione «impareggiabile occasione di confronto e un momento di scambio reale e profondo attraverso la composizione dei vari “punti di vista” e dei modi di narrare il nostro mondo comune».
Incontrarsi è, quindi, un viaggio fatto di piccole grandi storie, un collage di trentaquattro straordinari racconti capace di esaltare il tema dell’incontro.
Qui donne migranti e native, residenti a Roma e provincia, svelano al lettore stralci di vita reale o immaginata, raccontando di matrimoni avvenuti per telefono, amicizie nate tra i banchi di scuola, figli rivisti dopo anni, sogni di arrivi e di partenze.
Il volume, che sarà presentato ufficialmente il 20 ottobre in occasione del Salone dell’Editoria Sociale a Roma, diventa allora uno scrigno, involucro di un cuore che pulsa allo scorrere di ogni pagina. E magari, mentre gli occhi saranno incollati tra le righe, ci si renderà conto improvvisamente di quanto l’altro, con la sua cultura, le sue tradizioni, le sue esperienze, possa essere fonte di nuova ricchezza interiore.
