Presidenziali Usa: Biden non salva la Casa Bianca, democratici col fiato sospeso
di Giulio d’Alessandro
“Ho promesso di lottare ogni singolo giorno a nome degli americani, ho mantenuto questa promessa e se voterete per me continuerò a lottare per questo paese.” Queste sono state le parole conclusive del discorso di Barack Obama durante il primo faccia a faccia televisivo per le presidenziali degli Stati Uniti, che lo aveva visto fronteggiarsi con il candidato repubblicano Mitt Romney.
Inaspettato vincitore dello scontro, Romney aveva utilizzato una strategia semplice e efficace: colpire i punti discutibili dell’operato di Obama. Dalla riforma finanziaria, all’Obamacare; dalla politica delle energie rinnovabili, ancora lontana dal verde-speranza; al debito pubblico che è aumentato rispetto al 2008; per finire alla disoccupazione che tocca l’8 % della popolazione.
Obama dal canto suo ha cercato di catalogare le promesse dell’avversario nella passata e fallimentare politica repubblicana del suo predecessore, senza però riuscire ad ottenere il risultato sperato. In molti ancora si staranno chiedendo del perché Obama non abbia sfruttato il controsenso vivente che incarna Romney: il super ricco, con i 200 milioni di dollari di patrimonio, che afferma di voler ridurre le tasse ai ricchi; quello che dice che chi vota Obama non paga le tasse, quando a essere indagata per evasioni fiscale è la società di private equity di cui fu socio fondatore. Perché il Presidente non ha forzato un po’ di più la mano? Tutti i democratici sperano che la performance opaca rientri per lo meno in una qualche strategia di Obama. Ma nel frattempo la corsa alla Casa Bianca ha preso sentieri inaspettati e se nel dibattito del prossimo 16 ottobre Obama non dovesse mostrarsi più convincente, potrebbe regalare la presidenza al suo avversario.
Ma la tragedia per i democratici continua a consumarsi. In particolare a seguito del faccia a faccia tra i “vice“, dello scorso 12 ottobre. A tutto il pubblico era sembrato che l’esperienza di Biden fosse riuscita a tenere a bada il giovane Ryan: per tutto il dibattito Ryan, infatti, sembrava in grande difficoltà, arginato e disdetto in quasi tutte le affermazioni dal suo collega in carica. Ma niente, i sondaggi non sono migliorati per la Casa Bianca, anzi la Cnn, a dibattito appena conclusosi, comunica un 48% di preferenze per Ryan e un 44% per Biden. Il vicepresidente in carica è stato accusato di essere stato troppo aggressivo e sarcastico nei confronti del suo sfidante (secondo le stime del partito repubblicano Ryan sarebbe stato interrotto ben 82 volte da Biden).
Tutto ritorna quindi nelle mani del Presidente, al quale non restano che due labili punti di vantaggio e queste due ultime settimane prima del voto, per rassicurare il popolo democratico con il suo “yes, we can!”