Ma quali choosy? La storia di Francesco e delle sue passioni
0
0
di Mario Mormile
Tutti quelli che hanno meno di trent’anni in questo momento hanno molte storie lavorative da raccontare, quelle che sentiamo oggi sono sempre più spesso fatte di precarietà, di sogni irrealizzabili o turbamenti e se poi arriva un ministro che ha anche il coraggio di etichettarli come schizzinosi si tramutano anche in beffe. Ma come tutti i fenomeni c’è sempre qualcosa che va controcorrente, qualcuno che un lavoro a tempo indeterminato ce l’ha, ma non solo, c’è anche qualcuno che il lavoro decide di lasciarlo per dedicarsi alle sue passioni: Francesco Tarantino, classe 1984 è uno di questi. Una laurea in ingegneria informatica conseguita nel 2007 e una professione ormai consolidata lo ponevano in vantaggio rispetto a tutti i suoi coetanei, eppure Francesco ha deciso di dedicarsi alle sue passioni in barba alle masse di disoccupati che abitano gli uffici di collocamento e le varie agenzie interinali nostrane.
Una passione coltivata da lungo tempo nell’ambito del volontariato e del nonprofit lo portano a diventare presidente di YouNet (http://www.you-net.eu/), un’associazione nata a Bologna che conta diversi sostenitori e attiva nel campo internazionale. Attraverso i progetti europei, traininge scambi giovanili, YouNet promuove gli ideali sostenuti da “Youth in Action” ovvero la promozione del dialogo interculturale, la lotta alla discriminazione e della mobilità giovanile, secondo Francesco tra i valori che dovrebbero sempre più influenzare la cultura odierna al fine di garantire un mondo maggiormente governato da solidarietà e legalità. Questa scelta nasce anche in funzione di un progetto di vita in cui si crede e in una società ideale che si vorrebbe veder realizzata, i temi del dialogo e dello scambio interculturale sono alla base di quella che secondo Francesco dovrebbe essere una comunità inclusiva e tollerante, governata da gli alti valori di pace e giustizia, che oggi più che mai dovrebbe essere incarnati in una società di livello europeo.
Un salto nel buio verrebbe da pensare, in realtà una scelta valutata attentamente da tempo, una volta capito che esistevano gli estremi per dedicarsi a tempo pieno alla sua associazione tutto è divenuto realtà, anche se questo ha voluto dire rinunciare a delle possibilità di guadagno e mettere da parte i numerosi sacrifici e le rinunce fatte per raggiungere le proprie posizioni, non abbastanza in confronto all’impagabile soddisfazione di potersi dedicare ad un lavoro che si ama, l’entusiasmo, la passione e il coinvolgimento degli altri sono un motore molto potente per spingerci verso scelte coraggiose.
Come ci racconta Francesco una delle cose che più i ragazzi che vivono il nostro tempo hanno perduto è proprio la possibilità di fare delle follie delle scelte rischiose, tutti sono schiacciati dalla mancanza di possibilità, in realtà lui ci dimostra come con le competenze e con la forza di volontà si possa riuscire a raggiungere grandi traguardi. Ovviamente non ha dei segreti da raccontarci però ci suggerisce alcune cose con cui è riuscito a costruire la sua vita ovvero la determinazione incrollabile verso i propri ideali, il sorriso ad ogni fallimento, perché non esistono percorsi che non siano caratterizzati da incidenti, tutto sta nel riuscire ad imparare da questi ed infine la capacità di saper rinunciare, fare delle scelte perché nessuno più può permettersi di essere né choosy ma soprattutto nessuno può più permettersi di essere rassegnato alla situazione odierna.
