Per fare del bene “L’union fait la force”, insieme per cambiare il futuro di Onòr
Sempre più spesso, purtroppo, anche intorno alle raccolte benefiche possono nascondersi delle truffe e in molti preferiscono rivolgersi a grandi organizzazioni che garantiscono trasparenza e affidabilità, per lo meno nella maggior parte dei casi. Alle volte però, anche senza una grande organizzazione alle spalle, con onestà e determinazione si possono raggiungere ottimi risultati. E oggi, infatti, vogliamo raccontare la storia di un gruppo di persone che ha deciso di impegnarsi e di fare del bene senza ricorrere alla mediazione di altre associazioni.
Ci stiamo riferendo a “L’union fait la force” un gruppo di persone buone e di buona volontà che abbiamo conosciuto e di cui ci fidiamo, nato principalmente dall’impegno di Alessandra, Rossella, Nico e Massimiliano. Uomini e donne che dopo aver prestato soccorso ai terremotati di Haiti in occasione del terremoto di due anni fa ha deciso di non lasciare da sola quell’isola e la sua gente.
Tutto ha inizio il 12 Gennaio 2010 quando un devastante terremoto di magnitudo 7 ha colpito Haiti e distrutto la sua capitale Port Au Prince, già in crisi cronica prima del terremoto. Sulla loro pagina Facebook, che in breve tempo ha raccolto oltre duecento persone, raccontano che poco dopo il sisma “dall’Italia, come da tanti altri Paesi, è partito un team per prestare soccorso alla popolazione ed alcuni di noi ne hanno fatto parte. Giunti sul territorio abbiamo preso subito contatto con tutte le ONG italiane operanti sul posto per l’allestimento di un ospedale da campo e questo ci ha permesso di conoscere Fiammetta Cappellini che vive ad Haiti con la sua famiglia e lavora per l’AVSI. Durante le quotidiane operazioni di carattere sanitario ed in mezzo al caos che potete immaginare la nostra attenzione è stata catturata da un bimbo che ogni mattina, a piedi, seguendo mezzi di soccorso, si presentava all’entrata dell’ospedale. Superati i suoi primi momenti di diffidenza abbiamo così conosciuto ed avvicinato Onòr”.
La famiglia di Onòr è composta da dieci membri ma durante le fasi successive al terremoto l’unica fonte di sostentamento è quello che il piccolo di dieci anni, che ha anche lasciato la scuola, riesce a rimediare nell’ospedale da campo.
“Tornati in Italia – leggiamo sulla pagina di “L’union fait la force” – abbiamo trovato il modo, attraverso Fiammetta, di reinserire Onòr in una scuola che gli garantisse anche la somministrazione di almeno un pasto al giorno ed il suo nuovo primo giorno di scuola è stato il 1 ottobre 2010.
All’inizio di quest’anno siamo tornati ad Haiti e abbiamo scoperto che lui e la sua famiglia erano stati sfrattati dal già misero riparo che avevano e costretti a vivere separati in due tende risalenti all’epoca del sisma, ma la buona notizia era che il suo programma di scolarizzazione proseguiva come ci ha confermato il preside della scuola che frequenta, il quale sorridendo ci ha rivelato che la materia preferita ed in cui eccelle Onòr è….il football! Prima di tornare in Italia abbiamo chiesto all’AVSI di verificare la possibilità di trovare un alloggio sufficientemente grande per togliere tutta la famiglia dalla strada e dare così loro una nuova sistemazione. E’ stata così trovata una casa e da settembre di quest’anno tutta la famiglia vive di nuovo insieme”.
Insomma “L’union fait la force” con le mani in mano proprio non ci sa stare e in breve tempo ma con tanto impegno è risucita a migliorare la condizione di Onòr e della sua famiglia. Gli obiettivi per il futuro sono chiari: garantire gli studi anche per le sorelle e i fratelli di Onòr, fare in modo che la loro mamma Celiane possa sottoporsi ad una visita medica generale, viste le sue condizioni di salute decisamente lontane dal potersi definire buone e aiutare il papà Romàn o la mamma ad aprire una piccola attività commerciale che possa permettere alla famiglia di avere una fonte di reddito autonoma. Per raggiungere tutti questi obiettivi Alessandra, Rossella, Nico e Massimiliano non bastano, loro lo sanno e per questo hanno chiesto aiuto aprendo un conto corrente presso la Banca Popolare Etica nel quale intendono raccogliere i fondi necessari per raggiungere i propositi che si sono fissati.Per garantire la massima trasparenza viene pubblicato periodicamente l’estratto conto sulla pagina Facebook , l’aggiornamento delle iniziative da portare a termine e l’importo destinato a tal fine.
Tutte le informazioni per aiutare Onòr e “L’union fait la force” sono reperibili a questo link.