Serie A- Una 15esima dai tanti “incroci pericolosi”
di Cristiano Checchi
Per la serie… a volte ritornano- Potrebbe essere questo il titolo della 15esima giornata di serie A. Tanti gli spunti: da Insigne che ritrovava il Pescara, da Destro che ritrovava la sua Siena, al ritorno alla ribalta di un campione del Mondo finito nel dimenticatoio, Simone Perrotta. E ancora, il ritorno di Gasperini a Milano contro l’Inter, la passeggiata di Paloschi contro la sua ex squadra, il Genoa, e per chiudere Gabbiadini che segna contro la squadra, l’Atalanta, che l’ha lanciato in serie A. Poi gli incroci a cui ormai siamo abituati, Montella contro la Samp e Delneri contro il Chievo. Ma procediamo con ordine.
L’unico X- Ci hanno provato Fiorentina e Sampdoria a non essere le uniche a pareggiare. Fino al 90esimo la viola, sopra di un uomo, ha spinto con Da Costa decisivo su Aquilani proprio allo scadere. Alla fine 2 a 2 è stato, Montella centra il nono risultato positivo consecutivo, la Samp il terzo. In vantaggio la Fiorentina con Savic, poi raggiunta da Krsticic e superata da Gonzalo Rodriguez che stavolta sbaglia porta. A pareggiare ancora l’ex City Savic. Bella la storia di Krsticic, che trova il suo primo gol in A dopo aver vinto la battaglia contro una terribile malattia che l’aveva messo in grave pericolo di vita. Adesso la Fiorentina è proiettata verso la sfida dai grandi sentimenti: Pradè, Montella, Pizarro, Aquilani e Toni (se recupererà)… tutti di ritorno a Roma.
Il derby – Occhi puntati in questa giornata erano ovviamente sul derby, quello che mancava da tre anni, quello della mole, che manca ai granata dal 1994-1995 e che almeno fino al ritorno continuerà ad essere roba bianconera. L’inizio è equilibrato, l’espulsione di Glik sposta gli equilibri a favore della già favorita di suo Juventus. Mattatori della serata quei ragazzi che i derby di Torino li giocavano già dalle giovanili, Marchisio, autore di una doppietta, e Giovinco. Nota negativa in casa bianconera, oltre l’errore dal dischetto di Pirlo, quello striscione infamante della Curva Sud su Superga. Dopo quello contro Pessotto, in Milan – Juventus, è sempre il cattivo gusto a vincere.
Ancora la fatal Catania – I guardalinee sembrano aver vita difficile a Catania. Dopo le polemiche per gli errori a favore della Juve, ecco arrivare altri errori, stavolta a favore del Milan. A pagare dazio è sempre il Catania. In vantaggio con Legrottaglie, gli uomini di Maran si sono visti rimontare grazie all’ennesimo gol di El Sharaawy, questa volta però in netto fuorigioco. A completare la rimonta ci hanno pensato poi Boateng, finalmente tornato decisivo, e ancora l’italo-egiziano con un tiro a giro sul secondo palo. Il Milan sta piano piano risalendo la china, anche se la vittoria di Catania ha permesso ad Allegri di guadagnare due punti solo sulla Fiorentina.
Un ritorno romantico – A Siena non è stata solo la giornata di Mattia Destro, c’è stato anche il grande ritorno alle cronache di Simone Perrotta. Finito a fare il terzino con Luis Enrique (con Cassetti, terzino, che faceva il centrale), non adatto a Zeman, ma uno degli artefici principali della grande Roma spallettiana (insieme a quell’altro giovincello di Francesco Totti), Perrotta si è tolto ieri una soddisfazione enorme, ritrovando l’emozione del gol che mancava dall’infausta notte di Roma – Slovan Bratislava dell’agosto del 2011. L’altro protagonista nella giornata senese è Mattia Destro, che torna a Siena segna una doppietta fondamentale e anche se ex non si priva dell’esultanza, a differenza di tanti altri (vedi Gabbiadini a Bologna). A nulla è valso per Cosmi il gol di Neto, che aveva punito da calcio d’angolo la zona un po’ pigra della Roma. Nonostante le mille difficoltà la Roma è comunque lì, nel treno delle inseguitrici per un posto in Champions. Tre punti più in alto c’è la Lazio, nessun ritorno romantico all’Olimpico ma una sola straordinaria certezza: Miro Klose, al suo nono gol in campionato; ad aprire le marcature era stato Biava. Ad accorciare le distanze Belfodil con il tap-in dopo essersi fatto parere il rigore da Bizzarri. È una Lazio che porta a casa tre punti nonostante non abbia disputato una grandissima gara, segnale di forza importante anche se ora l’ambiente trema per Klose dovuto uscire anzi tempo dal terreno di gioco.
Un Inter brutta ma fortunata torna a fare tre punti, non accadeva dall’impresa dello Juventus Stadium. Senza Cassano e con Milito che fa fatica a ritrovare il gol è stato García, che gioca nel Palermo, a dare una mano a Stramaccioni. Il tecnico romano è stato poi impegnato di più nello spiegare i motivi per cui Sneijder non è in condizione di giocare, che a spiegare la prestazione. Forse, viste le ultime difficoltà della squadra neroazzurra ad andare in gol, l’olandese a qualcosa sarebbe utile. Gasperini al primo ritorno da ex a Milano stava per portare a casa un pareggio importante, almeno per il morale.
Gol a valanga- Dopo l’avaria della scorsa settimana è tornato il gol a farla da padrone sui campi di A. Dopo le quattro reti a Catania, le tre di Torino, l’apertura delle 12 e 20 è stata una vera e propria valanga azzurra sul malcapitato Pescara. Anche con Bigon al posto di Stroppa la storia per i delfini non cambia. Al San Paolo sono le doppiette di Inler e Cavani più la rete di Hamsik a demolire il Pescara, a segno solo con Bjarnason. Ad una sfida delle 12 e 30 così non potevano non seguire altre goleade nel pomeriggio. E così ecco altre sfide senza storia, il 4 a 1 casalingo dell’Udinese contro il Cagliari e il 4-2 del Chievo in casa di un grifone ormai disperato. L’Udinese ha vita facile contro il Cagliari, con le rete di Pereyra, Angella, Danilo e Pasquale. Per i rossoblù il gol della bandiera è di Dessena. Nell’altra goleada il Genoa di Delneri sprofonda, con 12 punti, penultima in classifica. A far del male all’ex tecnico del Chievo è un altro ex, Paloschi. La giovane punta scuola Milan mette a segno la prima tripletta della carriera. A riaprire due volte la partita erano stati Said e Jankovic, a chiuderla Stoian al 90esimo. Come Destro e Paloschi anche un altro ex ha colpito in questa giornata: Gabbiadini ha regalato tre punti d’oro a Pioli contro l’Atalanta. In vantaggio con Diamanti e raggiunti da Denis, il giovane ex atalantino in acrobazia ha permesso al Bologna di abbandonare l’ultimo posto in classifica.