Elezioni 2013 – Come il vuoto legislativo incrementa l’astensionismo. L’inchiesta sul voto dei fuorisede.
di Lucia Varasano
Abbiamo assistito nei giorni passati alle polemiche sul diritto di voto negato agli studenti italiani all’estero, circa 20mila giovani, che per le Elezioni del 24 e 25 febbraio 2013 dovranno rientrare nei comuni di residenza, ma va meglio ai fuorisede? Non solo studenti (circa 800mila stando ai dati del MIUR) ma anche lavoratori, i cosiddetti pendolari a lungo raggio, che risiedono in una città ma studiano/lavorano in un’altra, spesso al di fuori della regione di appartenenza. Sono coloro che probabilmente andranno ad alimentare la fetta dell’astensionismo, a causa delle difficoltà logistiche, di tempo e di denaro, le piaghe che si presentano ad ogni tornata elettorale.
Spesso i giorni utili al voto si accavallano con sessioni d’esami e impegni di lavoro inderogabili, soprattutto se si è in possesso di un contratto atipico, e non è possibile chiedere ferie. Un altro blocco di voti, quello dei fuorisede, rischia di andare perso. I forum sono pieni di giovani che si chiedono: “voi paghereste 200 euro, sobbarcandovi viaggi estenuanti, per mettere una X su un foglio?”. Aldilà della retorica sul diritto di voto, la storia delle difficoltà logistiche, sembrerà difficile da credere per chi, prendendo un solo treno riuscirà a raggiungere il seggio in men che non si dica ed usufruendo degli sconti, ma ciò avviene per tutti i fuorisede d’Italia?
Il Ministero dell’Interno ha siglato un accordo con alcune compagnie di trasporto, in modo che vengano garantite tariffe più basse nel periodo delle elezioni, sia ai fuorisede che agli studenti italiani all’estero.
SI’, VOLARE. Si parte con il viaggio in aereo con sconti che vanno fino al 40% con Blue Panorama e Blu-express, e che Alitalia garantisce per chi viaggia tra il 17 febbraio e il 4 marzo. Ma siamo sicuri che tutto vada per il verso giusto? Basta leggere tra le righe ed accorgersi che in realtà saranno davvero pochi ad usufruire degli sconti. Per quanto riguarda Blue Panorama e Blu-express, gli sconti sono validi solo su alcune tratte verificabili dal sito. Lo sconto poi, è previsto fino ad un massimo di 40 euro sul prezzo base del biglietto andata/ritorno, escluse le tasse aeroportuali.
Le agevolazioni Alitalia, non sono invece valide per i voli nazionali in code sharing, quelli operati da Air One e quelli “in regime di continuità territoriale”. Ma cosa significa esattamente? Che non sono valide per la Sardegna ad esempio, che come la Sicilia e le isole minori, rientra in quel pezzo di terra tutelato dalla legislazione europea oltre che dall’art.16 della nostra Costituzione, che garantisce i servizi di trasporto in nome del diritto alla mobilità indipendentemente dalla dislocazione geografica. Buoni propositi, ma come raggiungeranno i seggi elettorali i giovani sardi? Escludendo Blu Panorama che non opera in Sardegna e Alitalia che non prevede sconti per i voli operati in regime di continuità territoriale, ai fuorisede sardi per dirigersi nella cabina elettorale, se si vuole usufruire dello sconto, non resta che sbattersi tra treno, traghetto, porto, treno.
TESSERA ELETTORALE VENDESI. Un gruppo di questi giovani infervorati ragazzi, dopo aver scritto al Presidente della Repubblica e al Ministero dell’Interno (che ha risposto elencando le agevolazioni poco applicabili alla causa sarda), ha deciso di mettere all’asta la propria tessera elettorale. Basta cliccare su ebay.it per entrare nel vivo della protesta di questi giovani che “Come da oggetto vendono 114 tessere elettorali. Causa: inutilizzo, in quanto lo Stato non garantisce nessuna agevolazioni sui viaggi aerei per permettere agli studenti sardi fuori sede di recarsi nel proprio comune di residenza ed esercitare il proprio diritto di voto”.
TRENITALIA. Abbastanza allettante lo sconto Trenitalia, applicato esclusivamente per viaggi di andata e ritorno di seconda classe, con una riduzione fino al 60%sul prezzo dei biglietti per treni Regionali e al 70% del prezzo base dei treni media-lunga percorrenza nazionale (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity, IntercityNotte e Espressi) e servizio cuccette. Un appetitosissimo sconto per chi con un solo treno riuscirà a raggiungere il seggio. Le cose non vanno bene però per i fuorisede lucani, a causa della soppressione dei treni diretti.
L’ESEMPIO DELLA BASILICATA. Per raggiungere Nova Siri con Trenitalia, ad esempio, in provincia di Matera, partendo da Roma si va dalle 9 ore di viaggio con 2 cambi a Paola e Sibari; passando alle 13 ore se si “taglia dalla Puglia” con soli 2 cambi, uno a Bari e l’altro a Taranto; fino ad arrivare alle interminabili 16ore e 18 minuti, cambiando a Formia, Latina e Metaponto.
Il problema posto qui sopra si riferisce ad una situazione “tipo” con problemi di spostamento “medio-lungo raggio”, dal Lazio alla Basilicata, ma potremmo riportarne anche altri, da Milano a Policoro ad esempio, sempre nella sperduta Lucania. Le alternative sarebbero: il pullman, ma le corse non sono rimborsabili o soggette a sconti; l’aeroporto, ma bisognerebbe costruirlo, in attesa ci si potrebbe recare a quello più vicino, Bari, e poi di nuovo la tiritera treno-pullman.
L’ESCAMOTAGE DEL REFERENDUM FUNZIONA PER LE POLITICHE 2013? Al Referendum del 2011, è stato possibile votare grazie all’ art.19 della Legge 25 maggio 1970 n.352 e ad un piccolo escamotage: contattando i Comitati Promotori e facendosi eleggere come rappresentanti di lista dai referenti locali. Grazie alla solidarietà di molti, i risultati di quel referendum, sono quelli che conosciamo tutti. In quell’occasione l’Italia intera era considerata come un unico collegio elettorale, cosa totalmente diversa per le politiche.
IL VUOTO LEGISLATIVO. Ogni tornata elettorale diventa l’occasione per denunciare un immobilismo politico che ha dell’incredibile. Cinque anni fa nacque infatti il comitato studentesco “Io voto fuorisede”-grazie a due studenti siciliani del Politecnico di Torino- che non solo si sono impegnati a lanciare petizioni on-line , sollevando il problema del voto fuorisede, ma anche portando la questione nelle Aule. È scritto di loro pugno il ddl 3054 ispirato al modello danese del voto anticipato, presentato dal senatore Francesco Pardi di Idv, e la proposta di legge C.5260 presentata alla Camera da Carmelo Briguglio di Fli .
Entrambi gli atti, che consentirebbero agli elettori che ne fanno richiesta, di poter esprimere il proprio voto presso le Prefetture vicine al luogo di studio o di lavoro abituale, finita la XVI legislazione, soggiaciono in Parlamento nella speranza che vengano discusse e approvate per la prossime elezioni.
che strazio… comunque io sono riuscita a trovare due treni diretti A/R..da Roma a Metaponto dove dovranno venire a prendermi e fare altri 30km in auto… -.- il prezzo però è abbastanza allettante: A/R 24,60euro…. 6h di andata e 6h di ritorno… Tutto ciò in periodo d’esame ovviamente!