Serie A — Si blocca il Napoli. Fiorentina da pazzi a Catania si sogna l’Europa

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di Cristiano Checchi

Nel fine settimana delle sceneggiate tipicamente italiane sulle ore di recupero tra una partita e l’altra, il Napoli ha perso la grande occasione per avvicinarsi quanto mai fatto prima d’ora alla Juventus. La sfida con la Sampdoria in casa poteva significare il meno 2 in classifica. Invece uno dei peggiori Napoli della stagione ha fallito clamorosamente l’occasione della vita. Non che la Samp fosse un avversario semplicissimo, ma sicuramente battibile. Invece per non fare torto a nessuno gli uomini di Rossi dopo aver battuto la Juve hanno bloccato sullo 0 a 0 anche Cavani e compagni. E il problema di questo Napoli è stato proprio lì, nell’assenza dei suoi big. Male Cavani, Inler e Hamsik, male i rimpiazzi, Mesto e Armero. Un campo non da serie A, una Samp precisa e ordinata e la Juve resta ancora a due partite di distanza.

L’occasione era importante, la sconfitta della Juventus non è cosa su cui fare troppo affidamento e il pomeriggio di speranze partenopee era arrivato su gentile concessione della Roma. La nuova Roma di Andreazzoli nel posticipo del sabato ha battuto a sorpresa i campioni d’Italia. Sulle spalle del proprio capitano e con il sostegno di un pubblico che ha messo da parte crisi e malumori, la Roma ha meritatamente centrato la prima vittoria del 2013. Il gol di Totti è una gemma, la 224 in A a una da Nordahl, decisivo finalmente in senso positivo il portiere Stekelenburg, autore di una grande parata sulla punizione di Pirlo. La Juve, con una strana autogestione della fatica fatta in questa settimana, dove ha giocato tre volte, si è complicata la partita da sola, facendo giocare praticamente gli stessi scesi in campo in Scozia. Poche volte pericolosa e poco squadra, addirittura dopo il gol di Totti è stata comunque la Roma più vicina a trovare il raddoppio che la Juventus a realizzare il pareggio, il tutto nonostante gli ingressi di Giovinco e Anelka. Grazie alla Samp comunque nulla è compromesso. Per la Roma invece da questa vittoria può partire un nuovo campionato, per cercare di salvare il salvabile.

Aspettando il derby- Domenica prossima ci sarà il derby di Milano, ci si arriverà passando per le sfide delle due squadre milanesi con Barcellona e Cluj, ma quello che il campionato ci dice alla fine della 25esima giornata è che l’Inter esce con le osse rotte dalla sfida con una grandissima Fiorentina, mentre il Milan, aspettando la sfida della Lazio di questa sera, è per la prima volta terzo, anche se solo a pari punti con i biancoazzurri. Basterebbe questo per capire chi arriva meglio al derby. Venerdì sera il Milan ha battuto il Parma con il minimo sforzo, 2-1 autogol di Paletta e la solita rete del fattore Balotelli, che ormai ha fatto dimenticare Ibra, almeno in quanto ad atteggiamenti e presenza, per i trofei bisognerà aspettare almeno il prossimo anno. Per il Parma la solita, ma stavolta, inutile rete di Sansone allo scadere. L’Inter invece nel posticipo è stata completamente annientata da Jovetic e Ljajic e salvata più volte da Handanovic. Una doppietta ciascuno per le due punte viola, condite dalle ottime prestazioni dei vari Pizarro, Aquiliani (assist di tacco per lui) e Borja Valero, inutile per i neroazzurri il bel gol di Cassano. Gli uomini di Montella sono tornati così prepotentemente in corsa per la Champions dopo un avvio di anno tutt’altro che facile.

In fondo si allontana sempre di più dalla zona calda la Samp con il punto a Napoli, e il Cagliari che con una doppietta di Marco Sau (raggiunta la doppia cifra) si è sbarazzato del Pescara, lasciando per una volta fuori dal campo i problemi relativi proprio a un campo, quello dell’Is Arenas, per il quale Cellino è ancora agli arresti. Ma la vittoria più importante, che inguaia anche il Pescara, è quella del Genoa di Ballardini. Vittoria sofferta ma meritata in casa contro l’Udinese grazie al gol di Kucka. Con il ritorno di Ballardini il Genoa si è scrollato di dosso le paure ed è tornato a far punti, avvicinandosi al Bologna che è stato invece sconfitto sul campo del Catania con la rete di Almiron. Il Catania invece ormai ci ha abituato a migliorare anno dopo anno, e quest’anno ormai l’obiettivo è cambiato, niente più salvezza, si punta diretti all’Europa. Se il Genoa con il cambio allenatore si è ripreso, c’è il Palermo che non riesce a dare lo stesso strappo al proprio assurdo campionato. Sabato pomeriggio solo un pareggio per 1 a 1 sul campo del Chievo (reti di Formica per i rosanero e pareggio di Thereau su rigore) che lascia il Palermo penultimo in classifica con 19 punti, a rischio sorpasso dal Siena, nel caso in cui gli uomini di Iachini riescano nell’impresa di battere la Lazio nel monday night. Male anche l’Atalanta, i bergamaschi hanno perso 2-1 sul campo del Torino, il risultato però è bugiardo nei riguardi di un Toro che avrebbe sicuramente meritato un vantaggio più ampio. La rete di Cerci è stata pareggiata dal rigore di Denis, praticamente nell’unica azione pericolosa dell’Atalanta. Il gol vittoria per i granata è arrivata allo scadere con Birsa. Il Torino così continua nella risalita arrivando a un solo punto dal Parma, decima in classifica.

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