Politiche 2013: le reazioni della stampa europea al No-Election day
di Alessandra Vitullo
Vittoria quasi scontata del centro-sinistra. Berlusconi? Non se sentiremo più parlare. Mario Monti? Una nuova forza di governo. Beppe Grillo? Fenomeno passeggero. Così si possono riassumere, in breve, le analisi pre-elettorali di alcuni dei più importanti giornali europei, riguardo al possibile scenario post-elettorale italiano. Insomma, tutto da rifare, sia per l’Europa, che per l’Italia.
Il primo risultato che più di tutti ha sorpreso la cronaca internazionale è la sconcertante sconfitta di Mario Monti. Nessuno, in Europa, si sarebbe aspettato un risultato così deludente per il partito del Primo ministro. L’ossequioso Professore, infatti, piaceva alle politiche dell’Ue e, non a caso, sono soprattutto i giornali economici a esprimere il più forte rammarico per la sua uscita di scena; il Financial Time, ad esempio, auspica che Monti possa confluire nella maggioranza al fianco di Pierluigi Bersani.
Indistintamente, giornali vicini all’area politica di destra, o di sinistra, sono stati sorpresi dalla seconda posizione occupata da Silvio Berlusconi. Il giornale francese Libération, vicino al Partito socialista del presidente Hollande, dopo che aveva annunciato la nuova discesa in campo del Cavaliere, titolando in prima pagina, Il ritorno della Mummia, cerca ora di minimizzare il successo del Cavaliere, definendolo una “specificità italiana”. El Mundo, giornale spagnolo affine all’area conservatrice, dà del pagliaccio all’ex-premier, mentre ci ricorda le sue gaffe internazionali. In Germania il Der Spiegel titola: “Prima buona notizia: Silvio Berlusconi non ha vinto le elezioni italiane, ma la cattiva notizia è che ha disturbato a sufficienza.”
Indubbiamente, niente è stato più inatteso del risultato ottenuto dall’ “humoriste”, “comedian”, “Komish”, Beppe grillo. “Quasi-vincitori del non-partito” scrive il The Guardian, mettendo in luce le contraddizione del MS5 . The Economist, che nell’articolo Gli eredi di Pinocchio, uscito prima delle elezioni, ricordava che Grillo era in Italia l’ultimo personaggio per credibilità politica, dopo il risultato elettorale, titola in copertina Fate entrare i clown, segue la foto di Berlusconi e di Grillo.
“Beppe Grillo non diverte affatto gli europei”, afferma il giornale economico francese Les Echos; ed in effetti è proprio questa la paura delle cronache internazionali: un’“Italia ingovernabile”, di cui diventa indecifrabile il futuro percorso politico nella Comunità europea, che teme che il voto italiano sia una palese dichiarazione anti-europeista, prefigurandoci scenari da Grecia.
Eurocentrica, troppo eurocentrica, quest’Europa. Indubbiamente l’essere l’uomo di fiducia della Merkel non ha di certo favorito Monti alle elezioni, ma dal voto di un’Italia così divisa non è l’Europa a uscirne sconfitta, ma la nostra stessa politica, e per politica qui non si intende quella politica che ci hanno ormai abituati ad assimilare alla termine “casta”; s’intende piuttosto il suo significato sociale più esteso, quello che include valori come il confronto di idee, l’interesse comune, il bene della collettività, modelli edificanti. Una politica che è morta molto prima di Grillo, che l’ha abilmente reinterpretata in anti-politica e che ora vegeta allo stadio di non-politica.
il risultato politico ci fa capire che la sopportazione della maggior parte degli italiani ormai e’ satura.Non se ne puo’ piu’ di vedere tutte le istituzioni in mano a gente che, incapace e corrotta nel corso degli anni ha portato l’Italia allo sfacelo piu’ assoluto.Abbiamo avuto per anni una classe dirigente che ha usato il potere politico unicamente per il proprio arricchimento personale creando danni notevoli ai cittadini ,quindi non ci si stupisca se anche Monti non ha avuto il risultato sperato,d’altronde anche lui ha impoverito ulteriormente gli italiani a tutto vantaggio delle banche e dei mercati.Un grande cambiamento dovra’ esserci . Ormai siamo alla frutta!