Serie B. Pari tra Verona e Livorno, frenano Empoli e Varese. Il Cesena fa esonerare Dionigi
di Marco Milan
La trentunesima giornata di Serie B porta con sé in dote l’ormai quasi certo volo del Sassuolo verso la serie A, il proseguimento della lotta per il secondo posto tra Verona e Livorno a cui lo scontro diretto del Bentegodi non ha assegnato né vinti né vincitori, e l’esonero di Davide Dionigi alla Reggina a seguito della sconfitta casalinga degli amaranto contro il Cesena. A Pillon sono ora affidate le speranze di salvezza dei calabresi.
La capolista Sassuolo, dunque, non conosce ostacoli e vince l’insidiosa gara casalinga contro il Cittadella grazie ad un calcio di rigore di Boakye nel secondo tempo. Il pari tra Verona e Livorno porta a 13 i punti di vantaggio degli emiliani di Di Francesco sul terzo posto, un margine che se non dà certezze, quantomeno porta tranquillità in casa neroverde. Verona-Livorno finisce in parità, come detto. La sfida dell’anno parla brasiliano: Paulinho porta avanti i toscani, Martinho ristabilisce la parità. Tutto nel primo tempo e tutto ancora aperto per il secondo posto in classifica che vale l’approdo diretto in serie A, con il Livorno che matiene due lunghezze di vantaggio sul Verona. Alla fine, comunque, il risultato di Verona non scontenta del tutto nessuno dei due: gli uomini di Nicola perché rimangono al secondo posto dopo lo scontro diretto e dopo aver giocato tutta la ripresa in dieci uomini a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di Duncan, gli uomini di Mandorlini perché con una sconfitta avrebbero perso contatto, forse definitivamente, dalla promozione diretta, mentre così possono progettare un sorpasso indiretto, con una distanza di due punti non impossibile da colmare da qui alla fine del torneo, con inoltre il vantaggio nello scontro diretto avendo vinto la gara di andata all’Ardenza.
In scia ci sono sempre Empoli e Varese, bloccate sul pareggio dal Lanciano (squadra in grande forma) e a La Spezia, col Varese che si mangia i gomiti per un rigore sbagliato al 90’ da Ebagua. In zona play off ci sono sempre Padova e Brescia, appaiate a quota 42 punti in sesta posizione, ma la giornata non ha lasciato sorrisi a nessuna delle due squadre: il Brescia si è fatto bloccare in casa dal Bari, il Padova ha addirittura perso all’Euganeo contro la Pro Vercelli, ormai in campo quasi solo con l’onore delle armi. Male anche la Juve Stabia che contro l’Ascoli segna al 90’ e si fa riacciuffare nel recupero da una prodezza del solito Zaza, appetito dalle grandi della serie A e giunto al suo 18° sigillo stagionale. Risorge il Novara che travolge per 5-1 il malcapitato Crotone, mentre va sempre peggio il Modena che esce con le ossa rotte dalla trasferta di Grosseto contro l’ultima della classe che vince 2-0. Bel balzo in avanti della Ternana che vince 1-0 a Vicenza, lasciando i veneti in terz’ultima posizione, e riportando finalmente in gol uno dei suoi attaccanti (Litteri in questo caso). Ascoli e Cittadella vengono agganciate in zona relativamente tranquilla dal Cesena, corsaro a Reggio Calabria e boia del tecnico dei calabresi, esonerato come già segnalato in precedenza. La Reggina è quart’ultima, appena un gradino sotto rispetto a Spezia e Bari. Pro Vercelli e Grosseto sono sempre nelle ultime due posizioni della graduatoria e le loro speranze di salvezza restano pressoché nulle, però almeno hanno dimostrato che il loro encefalogramma non è ancora piatto. che contro l’Ascoli segna al 90’ e si fa riacciuffare nel recupero da una prodezza del solito Zaza, appetito dalle grandi della serie A e giunto al suo 18° sigillo stagionale. Risorge il Novara che travolge per 5-1 il malcapitato Crotone, mentre va sempre peggio il Modena che esce con le ossa rotte dalla trasferta di Grosseto contro l’ultima della classe che vince 2-0. Bel balzo in avanti della Ternana che vince 1-0 a Vicenza, lasciando i veneti in terz’ultima posizione, e riportando finalmente in gol uno dei suoi attaccanti (Litteri in questo caso). Ascoli e Cittadella vengono agganciate in zona relativamente tranquilla dal Cesena, corsaro a Reggio Calabria e boia del tecnico dei calabresi, esonerato come già segnalato in precedenza. La Reggina è quart’ultima, appena un gradino sotto rispetto a Spezia e Bari. Pro Vercelli e Grosseto sono sempre nelle ultime due posizioni della graduatoria e le loro speranze di salvezza restano pressoché nulle, però almeno hanno dimostrato che il loro encefalogramma non è ancora piatto.