Totti – Piola, campioni dallo stesso destino

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di Giovanni Fabbri

Tornare in nazionale o continuare a dedicarsi anima e corpo alla Roma con la speranza magari di raggiungere i 274 gol di Piola. Questo è il dubbio che da qualche giorno si aggira nei pensieri di Francesco Totti, da quando il ct Prandelli ha ammesso che se dovesse arrivare ai mondiali del 2014 in questa forma non potrebbe non prenderlo in considerazione per il Brasile.

Un ritorno che avrebbe del clamoroso, otto anni dopo l’addio alla maglia azzurra. Un caso raro sicuramente ma non unico. Qualcosa di simile accadde proprio a Silvio Piola. “Silvio gol”, come veniva chiamato all’epoca, all’età di 39 anni tornò in nazionale dopo 5 stagioni di assenza: era il 18 maggio 1952, giorno dell’amichevole a Bologna contro la nazionale inglese. A richiamarlo fu Giuseppe Meazza, neo ct azzurro, per provare a sconfiggere l’Inghilterra. Evidentemente già negli anni Cinquanta le amichevoli contro gli inglesi valevano più di una partita qualsiasi. Fu quella la sua ultima e inaspettata presenza con la maglia dell’Italia.

Ecco dunque un’altra curiosità che avvicina Silvio Piola a Francesco Totti, oltre al dato che li vede essere i primi due marcatori all time della Serie A. Due campioni lontani nel tempo ma accomunati da carriere dal percorso parallelo. Esordio in Serie A a sedici anni, testimonianza del fatto che per entrambi il talento non è mai stato in discussione. 226 gol per Francesco, tutti in giallorosso a Roma, nella stessa città in cui Silvio ha segnato la gran parte delle sue reti, ben 143, ma con la maglia della Lazio. Poco fortunati con le squadre di club, solo uno scudetto per Totti, addirittura nessuno per Piola. Vittoria del campionato sfiorata da quest’ultimo più di una volta con le maglie di Lazio e Juventus. Erano però gli anni del “Grande Torino” e vincere in Serie A era un’impresa durissima per chiunque non facesse parte della squadra granata. Meglio è andata in nazionale, un titolo mondiale a testa, quello del 1938 lo vinse Piola, con la nazionale che ancora oggi viene considerata la più forte della nostra storia, nel  2006 invece a festeggiare fu Francesco Totti, al termine del mondiale tedesco che ancora tutti ricordano. Incredibile poi la loro longevità calcistica. Piola chiuse la carriera all’età di 41 anni, Francesco Totti, stupito dal suo stesso rendimento, continua a ripetere di voler giocare fino ai 40. Ma allora perchè non giocare un anno in più per eguagliare Piola anche in questo? Per il momento “Silvio gol” è ancora molto lontano, per gol segnati e per stagioni calcistiche giocate, Francesco Totti però ci ha insegnato che con un talento così nessun traguardo deve essere considerato irraggiungibile.

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