Serie A. Vola la Juve, crollano Roma e Fiorentina. Resuscita il Palermo
di Cristiano Checchi
Non ci ha risparmiato niente il turno pasquale della 30.ma giornata di Serie A. Spettacolo a San Siro nell’ultimo vero grande ostacolo della Juve verso lo scudetto, sfide per l’Europa a Cagliari e all’Olimpico nella sfida tra Lazio e Catania e incontro salvezza nella sfida tra Genoa e Siena.
Trio di testa – A San Siro la solita Inter-Juventus, carica di nervosismo e di agonismo, arricchita dal professionismo “contiano” che nel pre-partita non aveva chiuso le porte a un ipotetico futuro neroazzurro. A fare le spese del troppo agonismo nel finale è il povero Giovinco, falciato da Cambiasso con un intervento che avrebbe potuto rovinare la carriera del talento piemontese. A fare da paciere proprio lui, il vincitore della sfida tecnico-tattica con il collega in panchina, quel Conte che ha restituito lo smacco subito da Stramaccioni all’andata, vincendo con l’attacco di “riserva”, rispolverando dal dimenticatoio Quagliarella (ancora euro gol per lui) e l’uomo dai gol pesanti, Alessandro Matri. Tra i due gol juventini quello di Palacio per il momentaneo pareggio neroazzurro. L’Inter non conosce quindi cura e resta ferma a 47 punti, la Juve invece ha ormai più di mezzo scudetto cucito sulla maglia del prossimo anno.
Il Napoli, nel posticipo, ha continuato sulla strada della vittoria (secondo di fila da quando Cavani è tornato al gol), Il 5 a 3 rifilato al Torino è pirotecnico: salvatori della patria l’inaspettato Dzemaili autore di una tripletta e ancora lui, Cavani. Partita folle quella dell’Olimpico di Torino: vantaggio di Dzemaili, pareggio di Barreto, nuovo vantaggio partenopeo (dopo avere fallito un rigore con Hamsik) con il solito Dzemaili, il pareggio è di Jonathas dal dischetto mentre il vantaggio granata è di Meggiorni. Il Torino però si ferma qua: Dzemaili completa l’opera e segna la tripletta, poi è il neo entrato Cavani protagonista, in 6’ ne fa due e regala i 3 punti al Napoli che tiene il secondo posto dagli attacchi del Milan. I rossoneri infatti, sul campo di Verona pesantissimo e in pessime condizioni, hanno portato a casa i 3 punti con il gol vittoria di Montolivo. I rossoneri hanno chiuso solo 1-0 per merito di Puggioni, anche se Abbiati nell’unico intervento della partita si è fatto trovare prontissimo su Luciano (gli elogi di Allegri nel post partita sono tutti per lui). Anche senza il gol di Balotelli ed El Shaarawy il Milan vola.
Zona Europa – Le grandi sorprese arrivano dalla lotta per l’Europa League, tra lo stupore generale crollano infatti la Roma a Palermo e la Fiorentina a Cagliari, unica a vincere la Lazio che torna a trionfare dopo un periodo tutt’altro che positivo.
Nel silenzio dell’Is Arenas la Fiorentina è crollata sotto i colpi di Pinilla, girata da dentro l’area e calcio di rigore; a riaprire i conti nel finale è Cuadrado, ma è stata una Fiorentina lontana parente di quella vista contro la Lazio. I viola si sono così fermati a 51 punti, a tiro di sorpasso dei redivivi biancoazzurri vittoriosi contro il Catania. Eppure la partita per gli uomini di Petkovic sembrava compromessa per colpa del gollonzo di Izco che l’ha buttata alle spalle di Marchetti con un rimpallo sul rinvio di Radu. A 15’ dalla fine è l’autorete di Legrottaglie e il rigore trasformato da Candreva a ridare ossigeno ai laziali, che tornano a + 3 dai rivali del prossimo turno, la Roma. Proprio i giallorossi sono riusciti a far peggio della Fiorentina come sorpresa negativa della giornata: impalpabile, molle e praticamente mai in partita. Di contro un Palermo pimpante come non mai, vivo come mai prima d’ora gli era capitato di essere. I rosanero hanno centrato una vittoria che non arrivava da novembre, legittimata dai gol di Ilicic e Miccoli. Per gli uomini di Sannino anche due legni, di Miccoli su punizione e Kurtic poco dopo il primo vantaggio palermitano. La Roma è stata pericolosa solo con Marquinho, il più positivo, e una volta con capitan Totti, in ombra al pari di tutti i compagni. L’unica nota positiva per Andreazzoli è il ritorno di Pjanic in campo, buoni i suoi secondi 45 minuti. Nota dolente Osvaldo, inutile come spesso gli capita, si è fatto ammonire per un fallo da terra che gli farà saltare il derby. Non si sa se sarà comunque un danno per la Roma visto il suo stato fisico-mentale.
Salvezza – In fondo continua la bagarre tra Genoa, Siena e la new entry Palermo. Se dalla Favorita è uscita una Roma in difficoltà, il Palermo invece ha finalmente ritrovato il feeling con il suo pubblico e con la sua gente, tutto grazie a un Miccoli tornato quello di un tempo, per la punta pugliese il gol del 2 a 0 è stato il numero 101 in serie A. La speranza è l’ultima a morire anche se la situazione resta comunque difficile. Il Genoa è a soli 3 punti dopo il pareggio casalingo contro il Siena, i toscani sono invece a 2 punti. Se il Palermo è lanciato, il Genoa ha fallito quella che poteva essere una grande occasione per porre fine ai problemi, ma i toscani non hanno nessuna intenzione di mollare. In svantaggio con il gol di Borriello i bianconeri hanno rimontato prima con il solito Emeghara e poi con il rigore di Rosina, a sistemare la situazione è stato Jankovic a 20’ dalla fine. Ultimissimo il Pescara con soli 21 punti, gli abruzzesi hanno veramente poche speranza per restare nella massima serie. A Parma sono stati solo i gialloblù a divertirsi chiudendo 3 a 0 con le reti di Benalouane, di Paletta e l’eurogol di Amauri in rovesciata dal limite dell’area. Poco spettacolo e poche emozioni negli 0 a 0 tra Atalanta-Sampdoria e Udinese-Bologna. Al Friuli il grande protagonista è Curci che ha parato il rigore a Di Natale.