Al via il 18 aprile la prima biblioteca nazionale digitale americana
di Tiziano Aceti
La Digital Public Library of America (DPLA), la prima biblioteca pubblica nazionale digitale americana a quanto sembra prenderà il via il 18 aprile. È partito dunque il countdown per il lancio di questa biblioteca digitale, il cui progetto ha avuto inizio nel 2010. La presentazione si snoderà principalmente in due giornate, il 18 e il 19 aprile, ospitata dalla Boston Public Library e vedrà inoltre la partecipazione di alcuni partner, tra questi Europeana e Digital Hub.
Nel dettaglio la piattaforma è stata pensata come un hub, un centro dove principalmente verranno raccolti contenuti digitalizzati già presenti in altre biblioteche digitali americane. Quindi la DPLA si propone come un punto di snodo nel quale l’utente finale potrà accedere per visionare molteplici contenuti provenienti da tutto il paese.
A quanto sembra per rendere concreto questo progetto si è partiti con il ricercare alcuni grandi fornitori di contenuti (Content Hub) in concomitanza con la scelta di una serie di Service Hub in grado di mettere insieme diverse collezioni giunte da molti centri, come biblioteche e archivi. Gli stessi si occuperanno di offrire un menù completo di servizi digitali standardizzati per le istituzioni locali, tra cui: la digitalizzazione, l’aggregazione di dati e servizi di storage, l’amministrazione dei metadati ed infine anche attività promozionale verso gli utenti.
Inizialmente la biblioteca digitale si baserà su opere di pubblico dominio già digitalizzate ma sembrerebbe che successivamente altri contenuti verranno aggiunti a cominciare dalle opere orfane. Inoltre i metadati creati dalla DPLA, licenziati in regime di pubblico dominio (CCo), saranno disponibili gratuitamente e riutilizzabili.
Un ruolo importante per la realizzazione di questo progetto è stato ricoperto dalla Berkman Center for Internet & Society ma anche da molti volontari che hanno contribuito con un lavoro di progettazione attraverso un apposita sezione wiki. Un aspetto importante di questo progetto è che la DPLA, per raggiungere l’obiettivo di rendere più facile l’ interoperabilità, utilizzerà un codice libero e open source.
Dunque un progetto interessante quello della DPLA che si pone come “raccoglitore” di molteplice materiale proveniente da altri centri attraverso un gestione aperta dei contenuti, offrendo però in aggiunta dei servizi che ne facilitino la consultazione.