Formula Uno. In Cina trionfa Fernando Alonso
Quando i campioni fanno la differenza. Si può titolare così il riassunto del Gran Premio della Cina di Formula Uno che ha visto la vittoria e il dominio della Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo, partito terzo, ha attaccato subito i primi due, la Lotus di Raikkonen ed il poleman Lewis Hamilton, poi li ha azzannati ed è partito in una fuga solitaria che lo ha portato a conquistare la sua vittoria numero 31 in carriera agganciando Nigel Mansell. Preciso, cattivo e determinato, Alonso si è ripreso quello che aveva perso in Malesia con un ritiro balordo e ha condotto al meglio una Ferrari apparsa competitiva e nettamente migliorata come prestazioni rispetto alle prime due gare stagionali, il che, è evidente, candida di nuovo la Rossa come pretendente al titolo iridato. Fernando, infatti, si porta al terzo posto della classifica mondiale a quota 43 punti, nove in meno del leader Vettel, sei rispetto a Raikkonen, secondo in graduatoria e secondo pure nella gara di Shangai il cui podio è completato da un Hamilton comunque molto veloce in una Mercedes rinata nonostante il secondo ritiro in tre gare per Rosberg.
Detto dei primi tre, la giornata di Sebastian Vettel, giunto quarto ad un soffio dal podio, può dirsi se non soddisfacente quantomeno discreta; il nono posto in griglia costringeva il tedesco della Red Bull ad una gara intelligente e così è stato. La scelta delle gomme ha premiato il campione del mondo in carica che per qualche tornata è stato persino al comando per poi lasciare strada allo scatenato Alonso. Fosse durato un giro in più, comunque, il Gran Premio avrebbe regalato a Vettel il podio considerando che Hamilton ha tenuto dietro il tedesco al traguardo per una mera questione di centimetri. Chi invece deve cancellare al più presto la corsa cinese è l’altro pilota della Red Bull, Mark Webber. L’australiano aveva già dalle qualifiche capito che per lui sarebbe stato un fine settimana disgraziato, a causa del serbatoio della benzina rimasto desolatamente a secco e che gli aveva impedito di inserirsi nella Q3, la lotta per la pole position. Inoltre Webber è stato costretto a partire dall’ultima posizione perché i meccanici hanno dovuto mettere mano alla sua monoposto per permettergli di prendere il via alla gara. Jella finita, avrà pensato il povero Mark…macchè! La sua Red Bull si ferma per il pit stop e riparte, peccato che dopo qualche metro si ritrovi a barcollare su tre ruote obbligandolo al ritiro e i suoi colleghi che sopraggiungevano a schivare il pneumatico in libera uscita, improvvisando dribbling degni del miglior Ronaldo dei bei tempi.
Senza infamia e senza lode le prestazioni della McLaren di Jenson Button (5°) e dell’altra Ferrari di Felipe Massa, sesto e poco combattivo. Ancora molto male invece Sergio Perez; il messicano della McLaren è arrivato undicesimo, fuori dalla zona punti e assai deludente sin qui. Positiva la prova della Toro Rosso di Ricciardo, settimo all’arrivo e grintoso nel conservare una posizione di tutto prestigio.
La prossima settimana la Formula Uno concede il bis volando in Bah
rein, una delle piste preferite di Fernando Alonso, ansioso di dimostrare che quella cinese non è l’unica muraglia capace di abbattere.
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Marco Milan