Serie A. Solo pareggio nel derby di Genova, Lamela solleva la Roma. Vola il Siena
di Cristiano Checchi
Il posticipo- Alla fine è nulla di fatto nel posticipo che valeva il secondo posto, o meglio un piccolo passo in avanti lo fa il Napoli. Gli azzurri sono infatti usciti indenni da San Siro. Le emozioni tutte in pochi minuti: gol di Flamini (poi espulso nella ripresa) al 29’, pareggio di Goran Pandev 4 minuti dopo. Il Milan doveva assaltare il secondo posto e l’ha dovuto fare senza Balotelli squalificato e senza El Shaarawy a sorpresa tenuto in panchina. Alla fine tra i due toscani in panchina ride solo il buon Walter che ha tenuto così Max a 4 lunghezze di distanza.
Con la capolista impegnata nel monday night contro la Lazio e il posticipo di San Siro tra la seconda e la terza, le luci nel pomeriggio domenicale erano tutte per il derby della lanterna. La Samp, con ancora nella mente il gol di Boselli che consegnò buona parte di B due anni fa ai doriani, non è riuscita a servire la vendetta ai cugini. Un derby brutto, teso dove ha vinto soprattutto la paura di perderlo. Alla fine è pareggio, frutto delle reti di Eder su calcio piazzato e quella fortunosa di Matuzalem, che cercava probabilmente il cross in mezzo e ha trovato invece l’incrocio dei pali. Alla fine per il Genoa c’è ancora molto da soffrire, finesse adesso il campionato sarebbe B. La Sampdoria invece a 37 punti può dirsi ormai tranquilla. Non solo il Genoa la grande che soffre. Il Palermo, che con Sannino ha comunque una grande media punti, è in una situazione in cui non può sbagliare nulla. È letto con questa croce addosso ecco che il pareggio casalingo con il Bologna è più che un mezzo fallimento. In vantaggio con il solito Ilicic, è stato poi il tanto cercato Sorrentino a condannare i rosanero, il portiere ha lasciato una palla comoda all’accorrente Gabbiadini, che ha porta vuota ha fatto 1-1. Come per Preziosi, finisse adesso il campionato sarebbe serie B anche per Zamparini. Tutto questo perché il Siena, impegnato nell’anticipo di sabato, ha vinto una sfida pazzesca contro il Pescara. In vantaggio 2 a 0 grazie ad Angelo e all’autorete di Zanon all’intervallo la partita sembrava finita. Poi il cuore pescarese ha rimontato con il gol di Celik e la punizione di Togni. L’inerzia della gara era sempre per i padroni di quasa, intenzionati a lasciare a testa alta la serie A, quando il solito Emeghara in contropiede ha realizzato il gol della vittoria, anche se l’azione è viziata da un netto fuorigioco di Agra. Lo spettacolo è comunque arrivato proprio dal campo che non ti aspetti: oltre i 5 gol, infatti ci sono stati i legni colpiti con grandissime conclusioni da Sestu, Sculli e Pozzi.
Zona Europa – Nonostante il turnover in vista della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, la Roma ha espugnato con molta fatica l’Olimpico di Torino. Partita bella tra i granata e giallorossi, con quest’ultimi in vantaggio con il redivivo Osvaldo (non segnava da gennaio). Il Torino però è autore comunque di una grande prestazione: prende il palo con Cerci e pareggia con capitan Bianchi. Nel secondo tempo è sempre la squadra di Ventura a essere più presente in campo, Cerci colpisce anche il suo secondo legno, sempre da calcio piazzato. Ma il mancino vincente non lo trova l’ex giallorosso, ma Erik Lamela, l’otto della Roma inventa una prodezza sotto l’incrocio. È una vittoria importante per la Roma, che regge anche in 10 per l’espulsione di Balzaretti, ma che comunque nonostante i 3 punti continua a mostrare notevoli problemi di costruzione di gioco. Bene il Torino che con un po’ più di fortuna probabilmente non avrebbe perso. Andreazzoli intanto con la vittoria supera l’Inter di Stramaccioni. Continua il periodo no per i neroazzurri che, nonostante le rimostranze palesate in settimana per un arbitraggio all’altezza della situazione, ha subito il gol del 1 a 0 su un rigore molto dubbio (anche se prima ce n’era uno netto non dato a Ibarbo). A trasformarlo Pinilla, che poi ha realizzato anche il raddoppio. Per l’Inter continuano inoltre gli infortuni, in vista della Roma persi anche Gargano e Nagatomo. Nel posticipo di sabato invece è arrivata la grande vittoria della splendida Fiorentina di Montella, che senza Jovetic e Toni, con Ljajic dentro a partita in corsa, ha battuto 0-2 l’Atalanta. Le reti di Pizarro su rigore e di Larrondo. Ad impressionare è comunque sempre il solito gioco orchestrato dagli splendidi interpreti messi a disposizione di Montella. Bella anche la vittoria dell’Udinese a Parma, il tutto avvenuto senza il faro Di Natale. Lo 0-3 è frutto delle due reti di Muriel, di pregevole fattura il primo, con un destro sul palo lontano, a porta vuota il secondo; a chiudere poi nella ripresa è stato Pereyra. Pareggio 0 a 0 invece tra Chievo e Catania.