Ciclismo. Giro d’Italia, guida Puccio ma Wiggins fa paura
Parlano inglese i prime due giorni del Giro d’Italia. La prima tappa, sullo splendido lungomare di Napoli se l’è aggiudicata allo sprint il formidabile Mark Cavendish, mentre la seconda frazione, una cronosquadra sull’Isola di Ischia è andata alla Sky, team nel quale milita il favorito numero uno della corsa rosa, il britannico Bradley Wiggins. Dunque, pronostici rispettati, per quanto riguarda i vincitori di tappa, mentre a sorpresa la maglia rosa è indossata da Salvatore Puccio, siciliano classe 89 della Sky.
Napoli – Il Giro d’Italia contrariamente agli ultimi anni si apre con una frazione in linea interamente disputata a Napoli con l’arrivo sul suggestivo lungomare di Via Caracciolo. A vincere è il numero uno delle volate, l’inglese Mark Cavendish che con una grande spunto finale ha sorpassato l’italiano Elia Viviani. L’ex iridato di Copenaghen,all’11° successo al Giro, mette a tacere i critici che non lo davano in forma per l’appuntamento rosa. Il suo è stato un doppio sprint regale: ai 500 metri ha dovuto chiudere un “buco”, creato suo malgrado dal compagno di squadra Stegmans per un salto di catena, poi ai 200 ha accelerato in modo impressionante sopravanzando ad uno ad uno gli avversari. Bruciato Viviani (2°), che appena tagliato il traguardo si è lasciato andare ad un comprensibilissimo gesto di stizza, battendo più volte i pugni sul manubrio. Bisogna dire che la fortuna ha arriso a “Cannonball” – questo l’azzeccatissimo soprannome del campione inglese – scampato all’immancabile caduta finale, che, invece, ha coinvolto gli sprinter Gavazzi e Chiccchi. Per loro, l’opportunità di rifarsi già nella tappa di lunedì, la Sorrento – Marina di Ascea di 217 km.
Ischia– Scenario altrettanto magnifico e successo altrettanto scontato nella seconda tappa del Giro che torna per la seconda volta nella sua storia nell’isola di Ischia con una cronosquadre di 17, 4 km. Se l’aggiudica la formazione inglese della Sky, con l’impressionante media di 46,275 orari, nonostante un percorso vallonato. Sorride l’inglese Wiggings che guadagna su tutti i rivali per la generale, ma di certo non piange Vincenzo Nibali: la sua squadra, l’Astana limita al meglio i danni chiudendo al terzo posto e rimediando un distacco di soli 14 secondi dalla corazzata inglese. Malino la Lampre di Scarponi 6° a 22’’, delude la Garmin di Hesjedal, 7° a 25’’, al di sotto delle previsioni la Bmc di Evans, fuori dalle prime dieci con 37’’ di ritardo, disastrosa l’Euskaltel Euskadi di Samuel Sachez che perde oltre un minuto.
Inaspettata, invece la conquista della maglia rosa del giovanissimo Salvatore Puccio. Il piano iniziale della Sky prevedeva l’assegnazione del simbolo del primato a Dario Cataldo, campione nazionale a cronometro, che ha tagliato appositamente per primo il traguardo. A scombinare i programmi, un ‘errata interpretazione del regolamento che assegna la maglia rosa a parità di tempo, al corridore che ha ottenuto il miglior piazzamento, cosa che ha fatto Puccio a Napoli. Per il siciliano, vincitore del Giro delle Fiandre Under 23, una soddisfazione tanto grande quanto inattesa.
Giuliano Corridori