Serie B. Sassuolo e Verona festeggiano la Serie A, Vicenza e Ascoli retrocesse senza playout
C’è voluto un intero campionato, ma alla fine la serie B partorisce i suoi verdetti. Proprio sui titoli di coda arrivano le feste di Sassuolo e Verona, entrambe promosse in serie A senza l’appendice degli spareggi.
A Modena era in programma lo scontro diretto tra il Sassuolo ed il Livorno (prima e terza della classe), una gara tiratissima e adatta solo a cuori forti: l’ha vinta il Sassuolo (a cui comunque sarebbe bastato anche il pareggio per staccare il biglietto promozione) al 5’ di recupero grazie ad un gol di Missiroli, una rete che ha proiettato in estasi i tifosi emiliani che possono così iscrivere per la prima volta il nome della loro squadra fra le partecipanti alla massima serie. La promozione del Sassuolo di Eusebio Di Francesco è meritatissima e giunge al termine di un campionato sempre condotto fra le prime due posizioni di classifica; una squadra ben costruita e ben allenata, forte e consapevole di potercela fare, seppur con qualche brivido nelle ultime giornate quando ai neroverdi la paura di vincere stava per prendere il sopravvento rischiando di rovinare un anno di lavoro quasi perfetto. Sassuolo, 41.000 abitanti a sud di Modena, non è una metropoli, la squadra è costretta ad emigrare proprio nel capoluogo di provincia per disputare le partite casalinghe, non essendo il piccolo stadio cittadino a norma; eppure il Sassuolo in serie A non è una favola miracolosa, non è Davide contro Golia: il patron Squinzi, proprietario della Mapei nonché presidente di Confindustria, è ricco sfondato e non ha badato a spese per portare la squadra fra le grandi, anzi, a dirla tutta, ci ha messo anche un paio di anni di troppo per riuscirci.
Festa grande anche a Verona dove l’Hellas ritorna in serie A 11 anni dopo l’ultima volta. Merito di Andrea Mandorlini, tecnico un po’ sopra le righe ma tremendamente bravo, capace di raccattare i gialloblù in serie C, a metà classifica e con un ambiente depresso e malinconico, e di condurli in tre anni dalla melma della terza serie all’oro della serie A. Una promozione annunciata sin dall’inizio del campionato per una squadra con l’organico più forte e completo della B: da una difesa granitica, ad un centrocampo di qualità e sostanza, per finire con un attacco atomico che ha regalato anche il capocannoniere del torneo, il bomber Cacia, laureatosi re dei bomber con 24 reti all’attivo. Lo 0-0 casalingo contro l’Empoli era preventivato e preventivabile: un punto occorreva al Verona per salire in A, un punto occorreva ai toscani per garantirsi (e garantire al campionato stesso) la disputa dei playoff, e così è stato. Playoff che vedranno impegnate un deluso Livorno che ha sperato fino all’ultimo di saltare l’appendice del campionato e che affronterà nella semifinale il Brescia, capace di battere il Varese in un altro scontro diretto dell’ultimo turno stagionale e di estrometterlo dalla corsa alla serie A; un Varese che ha gettato i playoff per l’incapacità cronica di vincere proprio i confronti ravvicinati con le rivali per gli spareggi promozione. L’altra sfida per decretare la finale playoff sarà tra Empoli e Novara, entrambe autrici di un girone di ritorno stratosferico dopo un inizio burrascoso.
Non ci saranno code in zona retrocessione, invece. La vittoria del Cittadella nello scontro diretto (e dai!) contro l’Ascoli, infatti, scava un solco di 6 punti tra il quint’ultimo ed il quart’ultimo posto, mettendo in salvo gli stessi veneti (alla quinta salvezza cadetta consecutiva, tutte firmate da mister Foscarini), il Lanciano di Gautieri (grande impresa, considerando l’organico degli abruzzesi) e la Reggina, e condannando alla retrocessione proprio l’Ascoli, protagonista di una seconda parte di stagione da incubo e sprofondato in serie C dopo 11 anni, ed il Vicenza che ha provato una rimonta disperata nelle ultime settimane quando però la situazione era già un bel po’ compromessa. Ascoli e Vicenza accompagnano in serie C1 le già da tempo retrocesse Pro Vercelli e Grosseto, e vengono sostituite da Trapani ed Avellino, prime classificate nei due gironi di C1, in attesa dei playoff promozione che regaleranno altri due tagliandi per un giro in serie B.
Marco Milan