Champions League, i voti dell’edizione appena finita

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E anche l’edizione 2012-2013 della Champions League è andata in cascina. Il trionfo è stato come previsto alla fine del Bayern Monaco, che in un colpo solo si è tolto lo sfizio di battere i “cugini” del Borussia, ma soprattutto di porre fine alla lista di finali perse. Ma campioni d’Europa a parte chi è che comunque merita una menzione speciale nella Champions che ha appena chiuso i battenti.

Borussia Dortmund voto 10. Mettendo fuori gara i campioni, sono gli uomini di Klopp a meritare sicuramente la piazza più alta. Il Borussia è stato capace di non perdere mai contro il Real formato champions di Mourinho, di vincere il girone, battere un po’ a fatica (ma dando vita a una delle partite più epiche della storica del calcio) il Malaga e soprattuto di ammutolire di nuovo il Real Madrid in semifinale. I 4 gol di Lewandowksi al Real resteranno per sempre una fotografia indelebile nella storia della Champions.

Malaga voto 9. Il percorso degli spagnoli si è fermato “solo” ai quarti, ma la squadra di Pellegrini resta una grandissima protagonista della Champions. Vera e propria outsider, con tanti problemi fuori dal campo, si è imposta nel girone del Milan, he eliminato il sicuramente più quotato Porto, ed è stata fatto fuori da un gol irregolare di Santana nella folle sfida contro il Borussia Dormund.

Juventus voto 8. Anche il cammino dei Campioni d’Italia si è interrotto ai quarti, ma Pirlo e compagni hanno dovuto salutare la competizione per mano dei più forti d’Europa, qualcosa vorrà pur dire. Del ritorno in Champions della Juve restano le grandissime prestazioni contro il Chelsea, la vittoria sul difficilissimo campo dello Shakhtar Donetsk e  l’ottavo di finale passato scherzando contro il Celtic.

Psg voto 7. Dai campioni di Francia forse ci si aspettava di più ma i quarti di finale non sono un risultato proprio da buttare via, ancora di più se persi con due pareggi contro il Barcellona. Il girone con Porto, Dinamo Kiev e Dinamo Zagabria non era certo dei più proibitivo ma Ibra e compagni l’hanno comunque vinto senza problemi. E’ stata una Champions che ha dato sicuramente esperienza, che un po’ manca a una squadra così. Anche senza Ancelotti il Psg sarà una protagonista l’anno prossimo.

Barcellona / Real Madrid voto tra il 6 e il 7. Non sembra si stia parlando di due delle quattro semifinaliste, ma a spostare la valutazione verso il basso è il come è avvenuta l’uscita di scena. Sicuramente più vicino al 6 il voto del Barcellona, che tra ottavi, quarti e semifinale ha vinto solo con il Milan ed è arrivato alla semifinale con due pareggi. Ad aggravare, e di tanto, la situazione c’è il passivo di 7 a 0 incassato dal Bayern Monaco. Più vicino al 7 il Real di Mourinho, anche se a Madrid aspettavano quanto meno la finale, visto che il sorteggio per la semifinale gli aveva anche risparmiato Bayern e Barca. Il voto si alza un po’ però per il cuore messo nella gara di ritorno contro il Dortmund, che negli ultimi minuti ha portato i blancos a sperare in un’incredibile qualificazione.

Bene anche il Galatasary che, complice anche un sorteggio benevolo (Sahalcke 04), è riuscito a disputare i quarti di finale contro il Real Madrid, cercando anche nel ritorno di costruire una rimonta leggendaria fermata dal tempo e dal solito Cristiano Ronaldo.

Parlato dei sufficienti c’è da vedere chi ha deluso in questa Champions.

Per non rischiare di essere troppo ingenerosi non ci sarà bisogno di dare dei voti per chi ha steccato l’appuntamento Champions. Di certo ci si aspettava di più dallo Zenit di Spalletti, impegnato nel girone del Milan ma che si è qualificato terzo. Così così anche l’Arsenal, qualificata agli ottavi per il rotto della cuffia ma poi battuta dal Bayern Monaco e tutto per aver completamente regalato la sfida dell’Emirates, persa 3-1, che ha reso vano il 2 a 0 inflitto ai bavaresi in un’Allianz Arena incredula. L’Inghilterra che tradisce è però un’altra. Il Chelsea ma soprattuto il City. I blues, che detenevano il titolo, sono arrivati solo terzi (piazza che gli ha permesso di vincere l’Europa League) nel girone della Juve, dove il secondo posto era abbordabilissimo. Il City di Mancini però prende la palma come peggiore big della Champions, soli 3 punti in un girone, di ferro questo è vero con Real, Ajax e Dortmund, sono comunque troppo pochi. Anche dal bello, ma perdente, Benfica ci si aspettava qualcosa di meglio, il posto agli ottavi i portoghesi se lo sono lasciato prendere dal Celtic, che vittoria con il Barcellona a parte ha mostrato ben poco, chiedere alla Juve.

Questi i promossi e i bocciati della Champions che ci ha appena salutato, ma c’è poco da aspettare, tempo 2 mesi e mezzo e sarà già tempo di preliminari.

 

Francesco Galati

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