Basket, playoff. La Virtus Roma batte Cantù in gara 6, si torna al Palatiziano per chiudere la serie
Non fanno mancare emozioni e spettacolo i playoff 2013. Alla Virtus serviva l’impresa e impresa è stata. 48 ore dopo aver subito una tremenda sconfitta interna gli uomini di Calvani sono stati in grado di andare a vincere al Pianella. Un’impresa non di poco conto, visto soprattutto le difficoltà espressa dalla Virtus in tutta la serie. Per gli uomini di Trinchieri il rammarico di non aver chiuso in casa la pratica, giovedì si riapriranno le porte del Palatiziano per l’ultimo atto della semifinale.
La partita – A differenza delle altre sfide della serie Cantù non è mai riuscita a scappare, questa volta la Virtus è rimasta sempre attaccata a lottare punto a punto, e anzi nell’ultimo parziale è stata lei a prendere le distanze. Alla fine del primo quarto i padroni di casa sono avanti 19 a 14, e toccano il massimo vantaggio con la tripla di Mazzarino, che vale il + 8, a inizio secondo quarto. Poi la Virtus rientra in partita e trova anche il vantaggio grazie a D’Ercole (7 punti nel secondo quarto) e Jones. Nel secondo quarto però comincia a ingranare Lawal, il 31 di Roma alla fine marcherà 16 punti e 8 rimbalzi. Il secondo quarto termina 38 a 35 per Cantù, trascinata da un Mancinelli d’altri tempi, che marca tutti i suoi 8 punti nel secondo quarto. Nel terzo quarto si segna di meno, la tensione è alta ma è chiaro che è una Virtus ben diversa da quella vista in gara 4, i capitolini riducono lo strappo e a 10′ minuti dalla fine sono sotto di 1, dopo essere stati avanti e rimontati, anche, per colpa di un tecnico fischiato per potreste dalla panchina. Ma l’inerzia è comunque girata, la Virtus può contare anche su un Datome finalmente tornato in doppia cifra (11 punti). Nel quarto parziale si gioca punto a punto, ma Roma può contare su un Phil Goss stellare. Grazie a una difesa perfetta a metà quarto Roma si trova avanti di 4, gli uomini di Calvani poi si mettono da parte e lasciano fare tutto al numero 5. Goss porta Roma + 7 e fa espellere per 5 falli Ragland. Cantù comunque non molla e torna sotto grazie alla tripla di Leunen e alla doppia giocata di Tyus, arriva fino a -2 a 36” dal termine, ma Goss chiude il suo parziale da sogno (13 punti) rispedendo al mittente tutti gli attacchi. La partita finisce 69 a 74, Cantù si mangia le mani, la Virtus esulta, proprio quando contava di più si è scoperta ancora viva.
Cantù: Tyus 12, Leunen 10, Mancinelli 8
Roma: Goss 17, Lawal 16, Datome 11
Cristiano Checchi