Wimbledon. Nadal ed Errani le sconfitte che non ti aspetti
La maledizione del numero 5 del mondo. Primo giorno di torneo a Wimbledon e prime eliminazioni eccellenti. A catturare l’attenzione mondiale è stata, ovviamente, quella di Rafael Nadal, a fare più male in Italia è stata invece quella di Sara Errani.
Allo spagnolo non era mai capiatato di non passare il primo turno a Wimbledon, neanche quando l’erba era lontana dall’essere una superficie anche solo minimamente adattabile al suo stile di gioco e alle sue caratteristiche. Ma c’è sempre una prima volta. Il livello raggiunto, in negativo, sull’erba dell’Alla England Club negli ultimi due anni lascia sbalorditi un po’ tutti. Lontano il 2006 quando, anche se sconfitto in 3 set a o da Federer, aveva raggiunto comunque una grande finale; lontanissimi 2007 e 2008 quando portava al quinto il padrone di casa svizzero, vincendo al terzo tentativo il suo primo Wimbledon. Un’involuzione che incuriosisce ancor di più se si pensa che proprio Wimbledon è lo slam, Roland Garros escluso, dove Nadal ha trionfato più volte, 2, contro l’unico successo a Melbourne e a Flushing Meadows.
Ma quello che più preoccupa oltre l’involuzione sull’erba, secondo turno lo scorso anno e primo appunto quest’anno, è la condizione fisica. Il ritorno dello spagnolo era stato imperioso, vittorie su vittorie, sconfitte solo a Vina Del Mar, in finale nel suo primo torneo dopo il rientro, e a Montecarlo. Aspettarselo in queste condizioni, lento, impacciato a tratti anche goffo non era immaginabile. Trovare l’adattamento sull’erba non è una cosa facilissima e il non aver giocato Halle per ricaricare le batterie avrà sicuramente inciso, ma questo non può bastare per giustificare una sconfitta contro il numero 135 del mondo, Darcis. Del futuro lo spagnolo non ha certezza, in conferenza stampa non ha voluto parlare del ginocchio, che continua ad essere il grande punto interrogativo nella sua carriera, augurandosi solo di riuscire a giocare l’Us Open, non certo un messaggio incoraggiante per il futuro.
Per un Nadal che perde c’è stato comunque un grande belga, semisconosciuto, che a Wimbledon era noto solo per una vittoria su Berdych al primo turno delle Olimpiadi. Darcis ha sicuramente colto l’occasione della vita giocando un bel tennis, coraggioso e senza quel timore reverenziale sul quale si può imciampare quando si gioca comtro i fab four, non resta che vedere quanto durerà ancora la sua favola.
Sara Errani – Per Sarita il feeling con l’erba londinese proprio non vuole scattare. L’anno scorso l’umiliazione di aver subito il goledn set, 6-0 senza neanche un 15 realizzato. Quest’anno è arrivata l’eliminazione al primo turno per mano della portoricana Puig con il punteggio di 6-3 6-2. Una brutta prova per l’azzurra che comunque adesso deve pensare solo al doppio per riscattarsi, e per sfatare la maledizione di Wimbledon, che, nenache a dirlo, è l’unico slam che manca alla coppia Errani-Vinci.
di Cristiano Checchi