Ciclismo. Tour de France: Froome in giallo, Contador e Schleck già in ritardo
Il Tour de France del centenario è partito appena nove giorni fa dalla Corsica (prima volta nella storia) e già rischia di avere un vincitore: Chris Froome, ciclista britannico del team Sky, che quest’anno corre con i galloni del capitano, dopo che nella scorsa edizione si è dovuto accontentare del secondo posto in classifica generale, avendo dovuto lavorare per Bradley Wiggins. Già l’anno passato il classe ’85 nativo di Nairobi sembrava il più forte in salita ma non lo poteva dimostrare per gli ordini dall’alto; ora, finalmente, ha potuto dimostrare la sua forza, facendo il vuoto nella prima tappa pirenaica con arrivo ad Ax 3 Domaines.
Froomer super – Froome si è aggiudicato il primo arrivo in salita – “è stato più facile del previsto”, ha detto – rifilando agli avversari distacchi che rimandano ad un’altra epoca: il rivale più accreditato, lo spagnolo Alberto Contador, tornato dalla squalifica per doping, ha accusato al traguardo un ritardo di 1’45’’; Andy Schleck vincitore del Tour 2010 è arrivato con 3 minuti e mezzo di ritardo; il vecchio leone Cadel Evans ha ceduto oltre 4 minuti; l’unico a salvarsi è stato Alejandro Valverde giunto terzo con 1’08’’ di ritardo e ora secondo della generale. Le Alpi offrono terreno fertile per la rivincita, c’è da scalare il Mont Ventoux e per due volte l’Alpe d’Huez, ma al momento Froome sembra un gradino sopra ai suoi dirimpettai. L’unica variabile impazzita è rappresentata dal giovanissimo colombiano Nairo Quintana, una grande promessa, secondo i suiveurs, capace di rinverdire la gloria degli scalatori del suo Paese (uno di loro, Victor Hugo Peña, nel 2003 fu il primo sudamericano a conquistare la maglia gialla). Lo scalatore della Movistar, compagno di squadra di Valverde è l’unico che ha provato ad attaccare il britannico in questa due giorni pirenaica sul suo terreno e potrebbe far saltare il banco sulle Alpi.
Gli sprinter – In attesa dell’arrivo delle grandi montagne previsto nel prossimo week end, il Tour si appresta a vivere nuovi duelli allo sprint con Cavendish che vorrà sicuramente rimpinguare il suo bottino, per ora fermo ad una sola vittoria, causa i postumi di una caduta e un raffreddore che non se ne vuole proprio andare. Cercherà il bis anche Peter Sagan, che oltre ad una vittoria ha già collezionato tre secondi posti, utili comunque per ipotecare la maglia verde. Si spera di vedere qualcosa anche dagli italiani che al momento sono ridotti a ruolo di comparsa. In classifica generale il migliore dei nostri è Davide Malacarne, 27esimo e con un ritardo superiore ai 14 minuti, ancora nessun segnale da Damiano Cunego cui sono affidate le speranze di centrare una vittoria di tappa che manca ormai dal 2010, quando Alessandro Petacchi trionfò a Bruxelles.
di Giuliano Corridori