Italia – Argentina. De Rossi e Candreva assicurano: “Sarà spettacolo anche senza Messi e Balotelli”
Stadio Olimpico, Roma. La conferenza stampa in vista di Italia-Argentina non poteva avere altri che loro a fare gli onori di casa, Antonio Candreva e Daniele De Rossi. Ovviamente si sono toccati tutti i temi possibili: dal Papa alla nazionale a, ovviamente, Roma e Lazio con passaggio forzato per il 26 maggio.
L’incontro col Papa – L’apertura ovviamente per Papa Francesco, così grande ma così uomo normale a detta di Daniele De Rossi. Il messaggio, importante, che il calcio torni a quella veste dilettantistica che riporti in alto i valori dello sport. Tutti d’accordo che questo Papa ha qualcosa di diverso rispetto al passato e che possa, anche nel mondo del calcio e dello sport in generale, avere un ruolo di straordinaria importanza.
Italia – Argentina – Mancheranno Leo Messi e Mario Balotelli, inutile nasconderlo ma così la sfida in un afoso 14 d’agosto rischia di perdere fascino. Non per De Rossi e Candreva, i due si sono detti convinti che nonostante le assenze sarà spettacolo: “Perdiamo due campioni ma ce ne sono altri siano per l’Italia che per l’Argentina. Speriamo che sia lo stesso una grande partita” ha spiegato Candreva. Per il centrocampista della Roma, invece, una punta di rammarico: “È un peccato che non ci sia Messi perché sarebbe stata la prima volta che lo sfidavo. Sarebbe stata una motivazione in più, ma sarà comunque una grande partita”. Sulle prospettive di questo gruppo c’è grande ottimismo per entrambi, la Confederations ha in effetti mostrato segnali importanti, soprattutto la partita alla pari con la Spagna. Per i due non potevano mancare domande sul campo e se per Candreva l’importante è giocare, non importa se a centrocampo o come esterno nelle tre punte, per De Rossi si è riproposta la solita storia che lo vede giocatore di livello in nazionale meno nel club. Il centrocampista non si è scomposto: “Qui ho l’ambiente ideale in tutto. Nelle mie ultime stagioni ho avuto dei cali anche per il calo della mia squadra. Ma si può giocare bene in nazionale come altrove”.
Roma e Lazio– Inevitabili le domande anche sulle rispettive squadre di club, con una nota immancabile al 26 maggio che a Roma vuol dire ancora tanto. Il biancoceleste, che è ancora 50 e 50 tra Lazio e Udinese, si è augurato di poter continuare il più possibile con la Lazio che è e resterà la sua prima opzione, specificando anzi come le notizie di varie richieste di adeguamenti contrattuali non siano vere. Per il 16 della Roma invece il discorso è il solito di tutte le estati, la sua permanenza e la sua “felicità” a Roma. Dici De Rossi, chiami Osvaldo. Il romanista ha ribadito una volta di più il valore del giocatore e il rapporto che li lega, ma sul futuro del compagno, non si è, come normale, aspettarsi espresso. Sul suo invece ha dato appuntamento ai prossimi giorni: “Sono parte integrante della Roma da sempre e la Roma lo è da sempre nella mia vita, ma per due giorni dedichiamoci alla nazionale. Parlerò e dirò tutto quello che ho da dire con la solita chiarezza”. Sulla speranza, invece, di avere una conferenza come quella di oggi, congiunta ma divisa dai colori sociali, i due si sono detti ovviamente disponibili. “Ovviamente sono a disposizione – ha risposto Candreva – il derby è sentito ma dopo, una volta finita la partita è tutto apposto”. Anche De Rossi l’ha definito un bel gesto, ma il romanista è più pessimista del collega: “Siamo indietro rispetto a tanti altri paesi, e non so quanto sia attuabile una cosa del genere, basta vedere quello successo a Pjanic per le dichiarazioni sul gol di Lulic”. Il tempo delle parole è quindi finito, domani ore 20 e 45 sarà Italia – Argentina.
di Cristiano Checchi
fotografie conferenza e allenamento Italia