Serie A. Qui Lazio: domenica il via con l’Udinese, ma servono rinforzi per sognare in grande
La conquista della Coppa Italia nella finale contro i rivali storici della Roma sembrava il viatico per una nuova stagione ricca di soddisfazioni per i tifosi biancocelesti, ma la pesante sconfitta in Supercoppa con la Juventus ha riportato tutti sulla terra. Sospinta dall’entusiasmo di fine stagione, la società ha deciso di confermare in blocco la squadra del 2012, non cogliendo le lacune che eppure il settimo posto in campionato, con un girone di ritorno da zona retrocessione, aveva evidenziato. In primis è stato riconfermato l’allenatore Vladimir Petkovic: arrivato da perfetto sconosciuto e con la fama di offensivista, il bosniaco ha impiegato ben poco a calarsi nella realtà italiana, ricalcando più di quanto non si dica il lavoro del suo criticatissimo predecessore Edy Reja. 9 giocatori dietro la linea della palla e un unico terminale offensivo, Miro Klose, dal cui stato di forma dipendono le sorti della squadra. Proprio per la fiducia che Petkovic ha saputo conquistarsi nella scorso campionato, in questa stagione c’era da aspettarsi una maggior coraggio del tecnico e un gioco più propositivo. Invece le amichevoli del precampionato (vittorie striminzite con Nizza e Crystal Palace con reti di Klose per l’appunto) e soprattutto la partita di Supercoppa hanno evidenziato i limiti che già erano emersi nella seconda parte della stagione: sterilità offensiva, tremenda fatica a costruire palle gol e una difesa che sbanda dopo che subisce il primo gol.
Il mercato – Di certo, al momento la società non ha aiutato molto l’allenatore. Gli investimenti maggiori sono stati fatti a centrocampo con gli arrivi di Felipe Anderson e Lucas Biglia. Il brasiliano sembra un prospetto interessante, ma non sarà disponibile prima di metà settembre perché deve ancora recuperare da un infortunio alla caviglia. L’argentino è una fotocopia di Ledesma, forse più tecnico ma con meno attitudini difensive. Sta di fatto che i due non possono giocare insieme, altrimenti, come si è appurato nella gara con la Juve, tutto il reparto soffre. In difesa, dove occorrevano gli interventi maggiori, data la veneranda età di Dias e Biava e la cronicità degli infortuni di Konko è stato fatto ben poco. La nota più lieta è il reintegro di Cavanda che se confermerà le buone prestazioni dello scorso anno potrebbe scalzare il francese sull’out di destra. Restano degli oggetti misteriosi il difensore centrale Novaretti, prelevato in Messico a parametro zero e il terzino sinistro Vinicius, il cui tesseramento è stato in dubbio per un problema alla caviglia. In attacco al momento la situazione è ferma, ma l’acquisto di una spalla per Klose è quanto mai indispensabile per dar fiato al tedesco e stimolare Petkovic a schierare con maggior frequenza le due punte. In questi ultimi giorni si parla insistentemente del turco Yilmaz che già lo scorso anno era stato vicino alla Lazio, ma il Galatasaray chiede una cifra importante per lasciare partire il giocatore ed è assai probabile che si assisterà ad un tira e molla fino all’ultimo giorno di mercato con l’alto rischio che la trattativa sfoci in un nulla di fatto. In ultimo, c’è da risolvere la grana Hernanes: l’arrivo di Biglia e di Felipe Anderson lasciava presagire la cessione del Profeta che invece pare destinato a restare a Roma. Petkovic si ritrova così a gestire una squadra disomogenea con molte alternative in mezzo al campo e poche in difesa e davanti. Domenica nell’esordio casalingo con l’Udinese ne capiremo qualcosa in più.
La stagione che verrà – Difficilmente la squadra, potrà riuscire a centrare l’obiettivo Champions: Juve Napoli e Milan sulla carta hanno una rosa superiore alla compagine biancoceleste che salvo sorprese battaglierà con Inter, Fiorentina e Roma per un piazzamento Uefa. I Petkoboys potrebbero invece puntare in alto in Europa League, competizione che lo scorso anno ha lasciato l’amaro in bocca, ma che in questa edizione non presenta grandi squadroni al via. Cogliere il secondo trofeo in due anni sarebbe una grande impresa, ma per alimentare il sogno serve un aiuto dalla società. Non si vive di soli ricordi.
Voto precampionato: 5
Obiettivo: qualificazione Champions, migliorare quarti di finale Europa League scorsa stagione
di Giuliano Corridori