Moto Gp. Brno: quarta sinfonia di Marquez, secondo Pedrosa e terzo Lorenzo
Nessuna sorpresa a Brno per l’undicesimo appuntamento del motomondiale. Il nuovo fenomeno della motoGP, Marq Marquez, mette in fila la quarta vittoria consecutiva e relega il compagno di squadra Pedrosa alla seconda posizione e un ottimo Lorenzo alla terza. Valentino Rossi soltanto quarto dopo una bagarre con Bautista che non può soddisfare l’ego del dottore, che con la Yamaha ufficiale dovrebbe trovarsi a competere almeno per il podio.
La gara – Lorenzo scatta davanti a tutti alla partenza e sembra chiudere la gara dopo un giro prendendo un secondo di vantaggio sugli inseguitori Marquez e Pedrosa. Cal Crutchlow, che con la Yamaha clienti partiva dalla pole position, ma non è in grado di tenere il passo dei primi e nel tentativo di abbassare i tempi si stende e chiuderà diciasettesimo. Lorenzo fa l’andatura ma lentamente il rookie della Honda gli guadagna decimi tirandosi dietro anche Pedrosa. A sette giri dalla fine Marquez decide di mettere le ruote della sua Honda Rc 213V davanti alla M1 di uno stoico Lorenzo che riesce a respingere il primo tentativo ma non il secondo. Anche Dani sorpassa lo spagnolo della Yamaha, ma non riesce ad avvicinarsi a Marquez per giocarsi la prima posizione e vede il compagno di squadra tagliare il traguardo di Brno per primo. Ancora male le Ducati di Dovizioso e Hayden, che nonostante qualche lieve miglioramento tecnico, chiudono rispettivamente settimo e ottavo seguiti dalla Ducati clienti dell’ottimo Andrea Iannone. Ducati sempre lontana dalle posizioni che contano e “problemi” è la parola che meglio identifica le rosse da due anni e mezzo ormai e i “lievi miglioramenti” di cui si parla ad ogni gara non soddisfano più i tifosi della casa di Borgo Panigale. Problemi che sembra non avere Marc Marquez che costituisce un binomio perfetto con la sua Honda e aggiunge un altro tassello di 25 punti alla classifica del mondiale distaccando Pedrosa di 26 e Lorenzo di 44.
Che il giovane spagnolo riesca a vincere il mondiale al suo primo anno in motoGP? Di sicuro è il candidato principale, dato che Pedrosa è da sempre geneticamente avverso al corpo a corpo e Lorenzo sembra patire una Yamaha che appare meno performante della HRC: il Gran Premio della Repubblica Ceca era da sempre un fortino Yamaha, ma nelle prime sei posizioni ieri sono state ben quattro le Honda. C’è da lavorare per i tecnici Yamaha se vogliono almeno tentare di giocarsi il mondiale fino alla fine, concentrare tutte le forze su Lorenzo perché allo stato attuale Rossi non sembra dare i risultati sperati. Il dottore, che non chiude mai il gas quando c’è da lottare per una posizione, prende anche a Brno 10 secondi dal primo e auspicando di avere il prossimo anno una moto più adatta alle sue caratteristiche, è costretto per ora a giocarsi la medaglia di legno con il Bautista di turno.
Intanto la Honda si gode il suo baby fenomeno, che a soli venti anni polverizza record ad ogni Gran Premio: a Brno, dopo il record della pista, è il più giovane della storia a vincere quattro gare consecutive (superando Mike Hailwood). Per la Honda nessun rimpianto fino a questo momento per Casey Stoner verrebbe da dire, anche se immaginare di rivederlo in pista con Marquez sarebbe un vero spettacolo.
di Andrea Lorenzini