CICLISMO. DA TOR VERGATA AI FORI IMPERIALI: UNA PEDALATA PER INVOCARE SICUREZZA A TUTTI I CICLISTI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato sulla manifestazione organizzata dal Coordinamento Romano dei Cicloamatori.
Domenica 22 settembre 2013 il Coordinamento Romano dei Cicloamatori ha organizzato una manifestazione in bicicletta per sollecitare tutte le istituzioni ad affrontare il problema dei troppi ciclisti uccisi e di tutte le vittime della strada dopo la tragica scomparsa del ciclista Domenico Calabrò nel mese di luglio sul circuito di Tor Vergata.
Sono ormai anni che, come Gruppo Ciclistico Claudio Villa e successivamente come Coordinamento Ciclisti Romani, segnaliamo i gravi pericoli che corrono i ciclisti ma non abbiamo potuto fare altro che constatare la mancanza di un progetto sia di breve che di medio e lungo termine da parte di ogni livello di istituzioni.
Anche negli ultimi anni il tragico resoconto delle caduti sulle strade parla chiaro: circa 4000 vittime di incidenti stradali di cui quasi trecento ciclisti e settecento pedoni.
Chiediamo provvedimenti legislativi e interventi risolutivi per fermare questo stillicidio, dovuto in larga parte all’alta velocità, alla mancanza di spazi dedicati e alla scarsissima attività di sensibilizzazione al problema da parte degli organi di informazione, dalla Rai ai giornali locali e nazionali facendo leva sui seguenti interventi urgenti e necessari:
– Presidio delle strade e ripristino della legalità, con particolare riferimento ai limiti di velocità, su tutta la viabilità urbana ed extraurbana. Nelle città si auspica la velocità massima di 30 km/h tranne che per le vie di grande scorrimento.
– Creazione di corridoi, anche sulla stessa sede stradale, per gli spostamenti in bicicletta e spazi idonei per la pratica sportiva del ciclismo da ricavare nei grandi parchi o con la creazione di apposite strutture (velodromi).
– A Roma urge particolare attenzione per aree intensamente interessate dal fenomeno ciclistico come Tor Vergata (via Archiginnasio), via Cristoforo Colombo, via Nettunense e le vie consolari dove si richiede la presenza intensiva di dispositivi fissi di controllo della velocità, strutture a moderazione del traffico (attraversamenti rialzati) e segnaletica di attenzione verso i cicloamatori.
– Promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione, tramite TV, radio e stampa, per dire basta alla strage sulle strade.
Per sostenere queste basilari e irrinunciabili istanze di civiltà un primo grande gruppo di ciclisti si è ritrovato a Roma, domenica 22 settembre, in via Grotte Portella, zona Tor Vergata, vicino al luogo dove è caduta una delle ultime vittime della strada, Domenico Calabrò. Partita nella prima mattina alla volta del secondo punto di ritrovo fissato a piazza San Giovanni da dove tutte le biciclette si sono mosse per raggiungere insieme i Fori Imperiali.
Non so chi si stancherà prima, ma stiamo sempre a dire le stesse cose ad ogni amministratore pubblico che cambia e come al solito fa promesse in campagna elettorale che puntualmente non mantiene. Qualcosa hanno realizzato Rutelli e Veltroni. Alemanno solo chiacchiere e slogan (1000 km di piste ciclabili…!!!!). Marino ha dimostrato finora un pò più di coraggio…..vediamo cosa combina.