Jenne, da occupazione ad azione dimostrativa. Si sgonfia l’azione del Circolo Janus
di Pierfrancesco Demilito
Quando capisce che sono un giornalista e che voglio saperne di più sulla vicenda della Mola Vecchia, nella Valle dell’Aniene, la sua voce appare quasi rinfrancata, è felice di avere l’opportunità di poter chiarire la situazione. Lui è Giorgio Pacchiarotti, sindaco del comune di Jenne, quattrocento abitanti in provincia di Roma, e al telefono ci dice: “Da quando è iniziata questa storia hanno scritto in tanti ma mi hanno cercato in pochi e la vicenda della Mola Vecchia è diventata più grande di quello che è. Alcuni deputati hanno addirittura fatto un’interrogazione parlamentare. Se mi avessero telefonato avrebbero capito che lì non c’è nessuna occupazione”.
LA VICENDA – Tutto ha inizio lo scorso 25 agosto, quando il sito notizialocale.it annuncia l’occupazione della Mola Vecchia – mulino sui monti tra Subiaco e Jenne, sull’antico percorso del sentiero Coleman nel cuore del Parco dei Simbruini – da parte di alcuni attivisti del circolo culturale Janus di Tivoli. “Il mulino – dichiara al sito internet il presidente del circolo, Valerio Febbo – è diventato il rifugio Wandervogel. Sarà la sede del Gruppo escursionistico Monte Kailash. Diventerà il punto di riferimento logistico per escursionisti e speleologi, data la vicinanza con la famosa Grotta dell’Inferniglio”. Quel posto in realtà un nome già ce l’ha, è intitolato ad Antonio Cederna, ambientalista e politico italiano costretto dai fascisti a fuggire in Svizzera, ma per chi si stesse chiedendo cosa significhi precisamente Wandervogel la risposta arriva dallo stesso Febbo: “erano viaggiatori, nudisti e curiosi, forgiati da un forte senso di appartenenza alla terra ed alla comunità. Raccontavano una Germania che sognava la rivoluzione e la libertà. Erano goliardi, ribelli, adoravano la giovinezza, i canti e i balli popolari, il contatto con la natura”. Dopo l’occupazione il Circolo Janus ha diffuso un nuovo comunicato in cui, riferendo di un incontro avuto con l’amministrazione comunale di Jenne, scrive che “il Comune si rende disponibile a valutare tale progetto soprattutto in vista di una più ampia valorizzazione del territorio includendo la famosa “Grotta dell’Inferniglio”.
CHI E’ VALERIO FEBBO – Il priesidente del Circolo Culturale Janus non è nuovo a provocazioni di questo tipo. Fino a qualche tempo fa, infatti, Valerio Febbo era un militante di spicco del gruppo di estrema destra Comunità Militante Tiburtina, lo stesso gruppo che con la sigla CMT ha firmato, in occasione della festa del 2 giugno, manifesti del tipo “L’unica Repubblica che riconosciamo è quella Sociale!”. Nel 2009, lo stesso gruppo siglò il manifesto “I have a dream, i froci al colosseo ma con i leoni” e recentemente, in occasione dei cento anni del boia delle fosse ardeatine, Erich Priebke, un altro con su scritto “Dio stramaledica i tuoi accusatori…buon compleanno capitano Priebke”.
I TIMORI DELLE ASSOCIAZIONI – L’eventualità che la Mola Vecchia venisse affidata ad un’associazione senza alcuna gara ha preoccupato, e non poco, chi da tempo opera attivamente sul territorio. Immediatamente dopo la diffusione del comunicato del circolo Janus, ventisei associazioni ambientaliste, culturali e di promozione turistica e sociale della Valle dell’Aniene hanno firmato un documento in cui chiedono chiarimenti e sottolineano, in particolare: “come ben si evince dal profilo facebook del gruppo Monte Kailosh (che stando alle dichiarazioni del circolo Janus dovrebbe essere il gestore del Mulino), abbiamo rilevato post in cui esplicitamente questi signori organizzano escursioni invitando i loro “compagni di merenda” a portarsi come equipaggiamento escursionistico un fucile Kalashnikov”. Mediapolitika ha avuto modo di intervistare Antonella Mattei, presidente dell’Associazione TerraViva. “La richiesta avanzata dal circolo Janus ci meraviglia, visto che nel corso delle tante iniziative che teniamo nella valle non abbiamo mai avuto l’opportunità di conoscere queste persone. In realtà il Circolo Janus non si è mai occupato delle tante piaghe che affliggono la bellissima valle dell’Aniene. Insieme alle numerose associazioni che operano sul territorio abbiamo organizzato cinque Forum sull’ambiente e loro non li abbiamo mai visti”. E a tutto questo si aggiunge la preoccupazione “che questa occupazione possa bloccare o rallentare il progetto che trasformerà la Mola Vecchia nel terzo polo del Museo dell’Acqua, i cui lavori sono già in fase avanzata a Vallepietra e a Trevi”.
IL SINDACO – Fortunatamente a gettare acqua sul fuoco arriva il sindaco Pacchiarotti. Anche lui ci conferma di non conoscere assolutamente i militanti del circolo Janus e ci spiega: “Dopo aver avuto notizia della vicenda ho inviato i vigili a verificare ma non è stata riscontrata nessuna occupazione e prima di passare alle vie legali ho deciso di incontrare i responsabili del Circolo. Durante questo incontro mi hanno parlato di una mera azione dimostrativa, non di occupazione, e mi hanno presentato un progetto e chiesto l’affidamento della struttura. Abbiamo ricevuto una richiesta, non abbiamo affidato nulla. Anche perchè, ci tengo a precisare, quella struttura per ora non verrà affidata a nessuno visto che (NdR confermandoci quanto detto dalla Mattei) in accordo con il parco dei Simbruini la Mola Vecchia diventerà il terzo polo del Museo dell’Acqua”.