Premier League. Giornata di sorprese, di ritorni e di qualche conferma nel campionato della Regina

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E’ scivolata via quasi senza sussulti la settima dell’anno, con tutti i pronostici che hanno piano piano hanno confermato favoritismi, difficoltà e accese sfide all’ultimo respiro.

Difficoltà previste e quasi subito superate dal Manchester City, la prima a scendere in campo sabato ospitando la mina vagante e sempre ordinatissimo Everton. Sembrava infatti un duro esame da superare quello della squadra di Liverpool per gli uomini di Pellegrini, arrivati sotto pressione all’appuntamento dopo una settimana a dir poco complicata, colmata dalle sconfitte in Premier del turno precedente e dalla pesante lezione subita a domicilio in Champions dal Bayern Monaco. E che fosse difficile lo ha ribadito dopo un quarto d’ora Lukaku, bucando la difesa dei vice campioni d’Inghilterra e gettando nel panico per l’ennesima partenza falsa tutti i presenti all’Etihad stadium. La squadra di casa ha saputo però stavolta ricompattarsi, trovare il pareggio dopo quattro minuti con Negredo, e a completare l’opera, portarsi in vantaggio prima dell’intervallo con Aguero. Fantasmi passati e secondo tempo da gestire, grazie anche al regalo del portiere avversario Howard per il definitivo tre a uno. Sperando che la strada cominci ad essere dritta per Kompany e compagni, che dovranno anche verificare le condizioni del capitano, uscito alla mezz’ora per infortunio. Vetta agganciata dall’altra squadra di Liverpool, i reds, che hanno avuto modo di rendere molto facile il loro match in casa contro un generoso Crystal Palace, spettatore non pagante del nuovo show dei tre moschettieri rossi, capaci di andare in gol tutti e tre in poco più di mezz’ora dopo il Kickoff. Ha aperto Suarez con il diciannovesimo gol in 23 partite giocate, seguito un paio di minuti dopo dall’inseparabile partner Sturridge, lasciando poi al trentesimo il compito di chiudere i conti a capitan immortale Steven Gerrard. Primato legittimato grazie al pareggio esterno dell’Arsenal sul campo del WBA, ancora a punti dopo i tre conquistati la scorsa settimana a Old Trafford. E’ stata una partita in cui tutte e due le squadre possono recriminare per i due punti lasciati per strada, ma che alla fine ha sentenziato un equilibrio finale, che lascia i gunners in testa alla premier, e il WBA con l’entusiasmo di un’altra buonissima prestazione.

Tiene la scia il Chelsea, tornato alla vittoria e salvato nel finale a Norwich dalle reti di Hazard e Willian, distaccato di soli due punti dalla vetta. Stessi punti del Southampton, più che sorprendente, continuo nel suo ruolo di sorpresa di inizio stagione. Anche oggi la vittoria è stata convincente e colta lottando come poche squadre in questo avvio di stagione hanno fatto, davanti anche ad un avversario tutt’altro che arrendevole come lo Swansea City. Resta un punto sotto invece il Tottenham, vero e proprio cruccio di tutti gli scommettitori d’europa di questa domenica. Pensare che la quota per la doppia chance 1X non ci fosse nemmeno e vedere poi il risultato finale del derby giocato in casa contro il West ham, avrà mandato in ebollizione molte persone davanti la tv e in frantumi migliaia e migliaia di schedine. Zero a tre secco con il crollo nei minuti finali per i ragazzi di White Hart Lane, totalmente asfaltati dai cugini di East End, pronti a festeggiare in grande stile lungo la linea della metro al ritorno.

Importante vittoria esterna del New Castle che riprende la sua marcia,vittoria anche per il Fhulam che si scrolla da qualche posizione scomoda e pareggio senza reti tra Hull City e Aston Villa, con i padroni di casa in un interessante posizione alta di classifica, a sole due lunghezze dal Manchester City.

Chi sembra aver preso forse l’ultimo treno disponibile per non rendersi anonimo e difendere il proprio titolo è quel Manchester United, che dimostra di avere carattere, ma ancora tanta strada da fare. Il fatto che non ci sia ancora una squadra ammazza campionato dopo quasi due mesi dall’inizio, sta aiutando molto la squadra campione in carica. Dalla posizione che occupa a centro classifica con i suoi dieci punti, frutto di tre vittorie, un pareggio e tre sconfitte, il peggior avvio da ventiquattro anni a questa parte, al primo posto del tandem Arsenal e Liverpool, corrono sei soli punti e ben otto squadre. Se la vittoria contro il Sunderland ha dato il segnale che Moyes voleva, allora di tempo e di terreno non se ne è perso molto, ma di lavoro ce ne è.

Uomo del match, chi non ti aspetti. In pochi probabilmente conosceranno un ragazzino diciottenne classe ’95 Januzaj , nato e cresciuto calcisticamente in Belgio ma (futuro) nazionale albanese , che a Sunderland, ha tolto non poche castagne dal fuoco al Manchester United, cinquanta minuti sotto nel punteggio e negli abissi della classifica. Chi nasce il cinque febbraio non è mai qualcuno che si presenta in modo banale. Se Cristiano Ronaldo ha incantato questi stadi e ora guida il Real Madrid da leader, se Carlos Tevez è uno dei migliori acquisti della Serie A italiana, se Neymar è il sogno realizzato del Barcellona, Adnan Januzaj si è tolto dall’imbarazzo dell’esordio in maniera spettacolare; gol del pareggio e gran gol della vittoria. Doppietta per lui, ossigeno per lo United. Come sfrutterà questa inversione di destino Moyes e il Manchester United ancora non si sa. Quello che si sa è che in Inghilterra si dice: “ Remember the name”, “The next big thing is here”, ma cioò che si pensa è che sia nata una stella.

 di Francesco Proietti

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