11° rapporto Censis sulla comunicazione: la tv è ancora il mezzo più usato dagli italiani

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di Tiziano Aceti

Presentato l’Undicesimo Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione dal titolo “L’evoluzione digitale della specie”. In questa undicesima edizione redatta dall’istituto, nel 2013, siamo entrati nell’ “era biomediatica” (il Decimo Rapporto del Censis/Ucsi recitava il titolo: “I media siamo noi. L’inizio dell’era biomediatica”)  nella quale importanti risultano essere “la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali attraverso i social network”.

Dal rapporto si evince come la televisione, nel 2013, risulta ancora il mezzo più fruito con il 97,4% di telespettatori, facendo segnare tra l’altro un aumento del pubblico delle nuove televisioni, un +8,7% di utenza complessiva per quel che riguarda le tv satellitari rispetto al 2012, mentre segna un +3,1% la web tv e un +4,3% la mobile tv. Stesso trend positivo per la radio con un’ utenza dell’ 82,9% della popolazione italiana, con un aumento del 5,4% dell’ascolto radiofonico per mezzo dei telefoni cellulari.

Rispetto all’anno precedente aumentano gli utenti di internet con una percentuale che si attesta al 63,5% con una crescita del 1,4%, inoltre la percentuale sale se si prendono in esame i giovani (90,4%) le persone in possesso di un diploma o di una laurea (84,3%) e i residenti delle grandi città con più di 500.000 abitanti (83,5%). Cresce l’utilizzo dei tablet che transita da un 7,8% del 2012 ad un 13,9% del 2013, la percentuale aumenta se riferita ai giovani (20,6%).

In negativo la percentuale della carta stampata, -2% i lettori dei quotidiani a pagamento con un’ utenza del 43,5%; la free press fa segnare un -4,6% con un’utenza del 21,1%. In negativo anche i settimanali -1,3% (26,2% i lettori), mentre restano stabili rispetto all’anno precedente i mensili (19,4%). La percentuale dei quotidiani on line rimane in linea di massima stabile (+0,5%) mentre salgono gli altri portali web di informazione (+1,3%) con un’utenza del 34,3%. Dopo il calo dello scorso anno si verifica una ripresa della lettura dei libri (+2,4%), nonostante solo il 52,1% degli italiani ha letto almeno un libro nell’ultimo anno. Gli e-book invece fanno segnare un aumento del 2,5% con un’ utenza del 5,2%.

Come è facilmente prevedibile si osserva la crescita della diffusione dei social network: il  69,8% delle persone che hanno accesso a internet è iscritto a Facebook a differenza del 63,5% del 2012 con un’utenza totale del 44,3% che sale al 75,6% in riferimento ai giovani, mentre  il 15,2% di coloro che hanno accesso a internet usa Twitter, i quali corrispondono al 9,6% degli italiani.

Ma quali funzioni sono usate in misura maggiore attraverso internet? Secondo il rapporto si afferma in primis la ricerca di informazioni su aziende, prodotti, servizi (43,2% degli italiani) e la ricerca di strade e località (42,7%). In seconda battuta troviamo l’ascolto di musica on line con il 34,5%; seguono poi le operazioni bancarie tramite il web (30,8%). Scorrendo un po’ la classifica osserviamo le percentuali di chi utilizza internet per cercare lavoro, 15,3%; tuttavia tra i disoccupati la percentuale sale al 46,4%. Infine agli ultimi posti troviamo l’utilizzo di internet per prenotare una visita medica (9,7%) e per  partecipare alla vita civile e politica della città/del Paese che si attesta al 8,8%.

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