La Comunicazione semplice: premiato Papa Francesco
di Cristiano Checchi
Comunicazione. Da dizionario: “Trasmissione, partecipazione, diffusione di qualcosa agli altri”, e se c’è stato qualcuno che in questo 2013 si è dimostrato più che un’abile comunicatore è stato Papa Francesco. Il premio “Comunicazione semplice 2013”, ritirato da Padre Federico Lombardi, per il Papa è stata la ciliegina sulla torta nella giornata trascorsa il 28 ottobre all’Hotel Columbus di Roma in cui con una tavola rotonda sulla comunicazione si sono celebrati i 10 anni di vita dell’Istituto Europeo Terzo Millennio.
Il convegno “La comunicazione semplice”, ha avuto come focus, ovviamente, il comunicare e i nuovi modi di farlo, mettendo al centro l’etica, la trasparenza e la responsabilità. A fare gli onori di casa è stato il Presidente dell’Istituto, Andrea Pizzicaroli che ha accolto gli ospiti così: “La comunicazione semplice vuol dire comunicare in maniera essenziale, chiara, fruibile, diretta”. Così spiegata la comunicazione avvenuta lunedì scorso non poteva non avvenire che in una situazione di chiarezza e fruibilità, e così ecco che la moderatrice del convegno, la giornalista Margherita Basso, munita di cronometro ha fatto parlare gli ospiti non più di 10 minuti ciascuno. Tra gli interventi quello di Elisabetta Parise, coordinatrice della Fondazione Formiche Giovani, si è soffermata su alcuni temi fondamentali per la comunicazione: “Bisogna parlare oggi di una comunicazione semplice perché bisogna ricominciare a parlare alla gente, capire quali sono i problemi delle persone – e ancora – la comunicazione che arriva è quella che ha del sentimento”. Ovvero fondamentale differenziare la comunicazione dall’informazione, appunto grazie al richiamo al sentimento che deve distinguere tra la funzione delle due.
Interessante anche l’intervento di Mario Russo, professore della Pontificia Università della Santa Croce, che ha spiegato gli aspetti della comunicazione oggi più rilevanti: quella verbale, la paraverbale e la non verbale. Russo ha riportato i dati su questi tipi di comunicazione “la percentuali di comunicazione sarebbero così distribuite: Verbale 7%, Paraverbale 35% e Non verbale 58%”. Spiegando questi dati il professore ha spiegato che a unire questi numeri ci deve essere la coerenza. “Ognuno dei tre elementi deve dire la stessa cosa, altrimenti la comunicazione non raggiunge il suo obiettivo – aggiungendo – tutto questo concorre a quella che è la responsabilità che cade direttamente addosso a chiunque si occupa di comunicazione, non ci può essere comunicazione senza responsabilità”. Di Andrea Iacomini, portavoce Unicef, la critica all’attuale comunicazione istituzionale, ovvero l’essere ancorata al modo di comunicare della politica del passato, in una totale assenza di modernità.
Poi il premio, dalle mani di Pizzicaroli, al comunicatore Francesco. Padre Lombardi ha così parlato della figura del Pontefice: “Papa Francesco è un esempio con la sua vita, il suo modo di essere e parlare, un pastore di grande esperienza che comunica con il popolo tutto”. Chiarendo quanto il capo della Chiesa sia assolutamente vero, e che non c’è niente di artificiale o costruito nel suo modo di essere e di fare. Svelando anche qualche tecnica usata dal Papa: quella di non aver paura di ripetere i concetti per concentrare l’attenzione e alimentare la memoria.
Buono l’articolo. Ben dato il premio al pastore che ha l’odore delle sue pecore.