Champions League: la qualificazione nella mani delle italiane
L’Europa calcistica che conta vede ancora le squadre italiane dire la propria sulla qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Il Napoli perde nettamente in casa del Borussia Dortmund per 3 a 1, subisce il rigore di Marco Reus, il contropiede di Blaszczykowski, accorcia le distanze con Insigne e affonda con la ripartenza finalizzata da Aubameyang. Il Milan riscopre la sua dimensione europea e batte per 3 a 0 il Celtic a Glasgow grazie alle reti di Kakà, Zapata e Balotelli. La Juventus archivia la pratica Copenaghen 3 a 1, soffre ma vince nel segno di Arturo Vidal, tripletta per lui.
La partita tra Juventus e Copenaghen è la dimostrazione che nel calcio conta soltanto il risultato. Ottimo dunque il 3 a 1 che conferisce i tre punti alla squadra di Conte utili a raggiungere il secondo posto in classifica dietro il Real Madrid e a due punti sopra la squadra di Mancini. Assolutamente da non sottovalutare dunque la trasferta di Instanbul, dove la Juve avrà a disposizione 2 risultati favorevoli alla qualificazione. Ma se dobbiamo parlare della partita dello Juventus Stadium, c’è molta delusione per la prestazione anche in casa Juve. Fatta eccezione per la grande prova di Vidal, vero trascinatore nella serata di ieri, si rimane sbigottiti di come una squadra che in campionato sia prima in classifica, mostrando spesso un gioco convincente, non riesca a fare lo stesso in Europa, giocandosela infine alla pari con il Copenaghen in casa. La risposta di Antonio Conte a fine partita è stata che la squadra risentiva della pressione dovuta alla consapevolezza che il match era decisivo per il proseguito della stagione.
Veramente importante la prestazione del Milan a Glasgow dove espugna il Celtic Park (non vinceva li dal 1969) con il convincente risultato di 3 a 0. Aggressiva fin dalle prime battute la squadra di Allegri ha saputo resistere alla pressione iniziale del Celtic, ha sofferto e ha ribaltato l’andamento del match. Fondamentale la prestazione di Kakà. Con il brasiliano in campo, il Milan non solo ritrova una guida tecnica dal centrocampo in su, ma un vero leader con l’esperienza che ai rossoneri manca da qualche anno. Di certo il numero 22 è stato il miglior della partita, standing ovation per lui al momento della sostituzione. Ottima anche la prova di Balotelli che ritrova il goal dopo più di un mese. Nota dolente gli infortuni di Abate (trauma distorsivo alla caviglia sinistra da valutare) e Robinho (lussazione della spalla, con stop di un mese circa). Il Milan dovrà vedersela in casa con l’Ajax (che batte sorprendentemente il Barcellona 2 a 1) durante il prossimo turno di Champions, anche per i rossoneri 2 i risultati favorevoli per la qualificazione.
I partenopei sono la nota dolente italiana nell’ultima tornata di Champions League. La squadra di Benitez sbaglia completamente la partita ed esce ridimensionata dal Westfalenstadion Certo si stava affrontando la squadra finalista dell’anno scorso in casa e si è partiti con uno svantaggio in seguito ad un rigore molto generoso, anche se rigori di questo genere in Europa vengono spesso fischiati. Detto questo non si possono concedere tra le 15/20 ripartenze alla squadra che probabilmente è la più forte nella Champions a realizzarle. Non sarebbe stato meglio attendere, cercare di difendere gli attacchi del Borussia e ripartire in contropiede nel miglior stile del calcio italiano? Benitez è un allenatore di grande esperienza, le sue squadre sono sempre state votate al possesso palla e all’attacco, ma in certe situazioni bisogna riconoscere la superiorità dell’avversario e cambiare il proprio stile di gioco, insomma a volte il miglior attacco è la difesa, e il Napoli sembra proprio che ne sia difetto. Nonostante la sconfitta i partenopei possono comunque ancora sperare nella qualificazione. Molto ardua, a dire il vero, è la missione per il Napoli, che nel girone più complicato arriva all’ultima partita (contro l’Arsenal al San Paolo) con 9 punti al pari della squadra inglese e quella tedesca. Prima verrebbe da dire, invece no, terza a causa della differenza reti negli scontri diretti. Dunque, se si vuole dare per scontato che il Borussia vinca contro il Marsiglia, il Napoli dovrà battere l’Arsenal per 3 a 0 se vorrà qualificarsi.
Come detto la missione più difficile è quella del Napoli, ma tutte le squadre italiane sono arrivate all’ultima partita con la possibilità di qualificarsi. Ancora tutti i giochi sono aperti e ci sono da disputare gli ultimi 90 minuti, ma come ha detto Conte in conferenza stampa, almeno ora dipende tutto da noi.
Andrea Lorenzini