RUGBY. Nuova Zelanda: ecco Kieran Reand, miglior giocatore del 2013
Rugby. Kieran Read è il rugbista dell’anno, questa la decisione dell’International Rugby Board.
Un riconoscimento assolutamente meritato per il giocatore neozelandese, protagonista di una stagione di livello assoluto. Il ventottenne ha avuto la meglio su altri 4 giocatori che avevano composto la short list dei possibili vincitori. Tra essi figurava anche Sergio Parisse, capitano azzurro e autore di un’annata strepitosa.
Il fatto di essere arrivato all’interno della cinquina finale d’altronde non è altro che la testimonianza proprio di questo, nonché della grande crescita della nazionale italiana. Gli altri tre nomi in lizza erano Eben Etzebeth (Sud Africa), Leigh Halfpenny (Galles) e Ben Smith (ancora Nuova Zelanda). Che il riconoscimento sarebbe andato ad un Kiwi era comunque cosa scontata, gli All Blacks hanno disputato una stagione a dir poco straordinaria con 14 vittorie in altrettante partite giocate, una statistica che mai si era avverata in diciotto anni di storia del rugby professionistico.
Read è un giocatore completo, terza linea dei Crusaders in Super Rugby e del Canterbury in ITM Cup, in nazionale veste la maglia numero otto e rappresenta uno degli elementi più carismatici. Anche i numeri parlano a suo favore, le 61 caps con la maglia neozelandese hanno un valore indiscutibile e le 15 mete messe a segno lo rendono il numero otto ad aver superato più volte la linea di fondo nel rugby mondiale. Il fatto che la sua cinquantesima presenza in nazionale sia coincisa con la partita numero cinquecento degli All Blacks (Nuova Zelanda-Francia del 15 giugno 2013) è senz’altro un segno del fatto che sia un predestinato.
Ha vestito la fascia di capitano in assenza del grande Richie McCaw ed è il terzo giocatore neozelandese ad aggiudicarsi questo riconoscimento dopo lo stesso McCaw e dopo un’altra leggenda di questo sport come Dan Carter. La Nuova Zelanda però non poteva ottenere solo il riconoscimento di miglior giocatore, il premio di miglior coach è andato infatti per il secondo anno consecutivo a Steve Hansen, senza contare il premio assegnato alla miglior formazione, nella bacheca degli All Blacks per la settima volta nella loro storia. Una squadra leggendaria con dei singoli straordinari: anche l’International Rugby Board la pensa così.
Giovanni Fabbri