Serie A, 18.ma giornata: Juve campione d’inverno, la Roma si arrende nello scontro diretto. Risale il Napoli
Inafferrabile ed incontenibile. Questa è la Juventus, campione d’inverno con una giornata di anticipo e travolgente nello scontro diretto contro la Roma, prima inseguitrice dei bianconeri e fino all’incontro di Torino ancora imbattuta, spazzata via con un 3-0 che sa tanto di ipoteca sul terzo scudetto consecutivo, pur mancando ancora metà campionato.
La partita dello Juventus Stadium ha vissuto due fasi: nei primi venti minuti la Roma ha tenuto bene il campo, spaventando anche la squadra di Conte con un paio di contropiedi mal sfruttati da Totti e compagni. La seconda fase della gara è arrivata dopo il vantaggio juventino, firmato dal solito Vidal; da lì in poi la Roma ha pian piano accusato il colpo, all’inizio della ripresa è incappata nel raddoppio della Juve grazie ad una zampata di Bonucci e alla dormita della difesa giallorossa, subendo in pratica quel colpo del ko che ha chiuso i conti, anche perchè poi in meno di due minuti la squadra di Garcia si è ritrovata in nove uomini per le espulsioni di De Rossi (randellata a Chiellini) e Castan (mani sulla linea che ha causato anche il rigore poi trasformato dall’ex di turno Vucinic per il 3-0 finale). Juve a +8, se il campionato non è chiuso poco ci manca.
Della prima sconfitta stagionale della Roma approfitta così il Napoli che batte per 2-0 la Sampdoria grazie ad una doppietta del belga Mertens e si porta a soli due punti dal secondo posto occupato dai giallorossi. Per Mihajlovic si tratta invece del primo ko da quando siede sulla panchina doriana. In quarta posizione resiste la Fiorentina dopo l’1-0 nel derby toscano col Livorno, deciso da una zuccata di Gonzalo Rodriguez, ma che ha avuto uno strascico pesantissimo per i viola a causa del brutto infortunio occorso a Giuseppe Rossi dopo un intervento da dietro del livornese Rinaudo che ha causato all’attaccante numero 49 una lesione del legamento collaterale del ginocchio destro (lo stesso plurioperato) e che terrà Rossi lontano dai campi per almeno un paio di mesi; Montella è preoccupato, dopo Gomez (che non si sa ancora quando rientrerà), finisce in ospedale anche Rossi e l’attacco viola può reggersi ora sui soli Cuadrado ed Ilicic (che attaccanti veri e propri neanche sono) e su un paio di baldi giovani (Matos e Rebic) che non hanno però l’esperienza adatta per imporsi in serie A. La finestra di mercato può così risultare più che opportuna per la società di Della Valle. Quinto posto per il sempre più sorprendente Verona di Mandorlini che vince a Udine coi gol di Toni, doppietta, e Iturbe, per un successo che lancia gli scaligeri in piena bagarre europea e getta nello sconforto l’Udinese, lontana parente della squadra brillante ammirata negli ultimi anni e che a fine partita deve pure ingoiare lo sfogo di Antonio Di Natale che annuncia il suo ritiro a fine stagione. Solo uno sfogo dettato dalla delusione, o il capitano bianconero ha davvero iniziato a slacciarsi gli scarpini? Delude anche l’Inter che non dà seguito alla vittoria pre natalizia contro il Milan e perde a Roma contro la nuova-vecchia Lazio di Reja che fa festa con un eurogol di Klose nel finale di gara. Vittorie casalinghe anche per Parma e Genoa che superano rispettivamente il Torino (3-1, torna al gol Amauri dopo quasi un anno di astinenza) ed il Sassuolo (Di Francesco a rischio esonero), e vittoria casalinga pure per il Milan che ritrova i tre punti dopo un mese battendo per 3-0 l’Atalanta; ma il risultato di San Siro non inganni: il Milan ha faticato per lunghi tratti della partita e l’Atalanta ha ripetutamente sfiorato il gol del pari dopo il vantaggio rossonero di Kakà, prima di capitolare sotto i colpi dello stesso asso brasiliano (gol numero 100 e 101 per il numero 22 del Milan da quando veste la maglia del club milanese) e del giovane centrocampista Cristante, vera nota lieta di un Milan anonimo. Lo 0-0 fra Chievo e Cagliari consegna un punto alla squadra di Corini dopo tre sconfitte consecutive e lascia un po’ di amaro in bocca ai sardi, imbattuti sì da sei giornate, ma che hanno gettato due punti dal dischetto del Bentegodi quando Pinilla ha calciato fuori dello stadio un calcio di rigore. Nella zona calda perdono tutte, tranne il Catania che vince lo scontro diretto contro il Bologna grazie al 2-0 firmato da Bergessio e dal figliol prodigo Lodi ed aggancia il Livorno in ultima posizione, tornando in piena corsa salvezza. Dal quint’ultimo posto del Chievo all’ultimo di siciliani e toscani, infatti, corrono solo tre punti.
Classifica marcatori: resta in vetta Giuseppe Rossi con 14 reti che rimarranno tali almeno fino a primavera, si muove poco anche dietro con Tevez fermo a 11 e Palacio a 10. Avanzano Immobile e Toni che raggiungono Higuain e Cerci a quota 9.
Marco Milan