Premier League. Il Liverpool può sognare, l’anno buono sembra finalmente arrivato
di Francesco Proietti
Con la vittoria del Liverpool nel Sunday match in casa del West Ham, si chiude la giornata numero trentatre della Premier League. Due rigori di capitan Steven Gerrard regalano il successo dei reds ad Upton Park contro un avversario come gli Hammers ben messo in campo e in buona forma. Il successo di misura ricolloca la squadra di Rodgers in testa alla classifica quando mancano cinque giornate alla fine del campionato. Quello che sembrava soltanto un sogno ad inizio campionato, ed ancor di più quasi un’utopia da oltre ventitré anni a Liverpool sta diventando più di una speranza. Dopo anni e anni di ricostruzione dalle ceneri di una squadra leggendaria che ha saputo vincere la Champions League nel 2005 e disputare una finale due anni dopo, finalmente il Liverpool ha saputo ritrovare il carattere giusto per competere per il titolo e per le posizioni che ha sempre meritato. In questo rush finale ormai ridotto a tre squadre, viste le vittorie di Chelsea ( 3 a 0 sullo Stoke City) e Manchester City (spettacolare 4 a 1 sul Southampton) e il contemporaneo crollo definitivo dell’Arsenal sul campo dell’Everton per 3 a 0 (che mette in serio dubbio anche l’accesso alla Champions League per i gunners a vantaggio proprio dei coffee), il Liverpool mostra la giusta e concreta forma necessaria per uno sprint cosi intenso e spettacolare.
In Premier lotta così serrata che non si vedeva da anni, anche complice la presenza incessante del Manchester United, oggi invece impegnato nel cercare di restare con un piede in Europa. Quello che sorprende del Liverpool, è la capacità che tutta la squadra ha maturato nel corso dell’anno di essere consapevole dei propri mezzi, anche quando fino ad un paio di mesi fa, sembrava difficile un rientro nella lotta al titolo su Chelsea, City e Arsenal. Proprio il roboante successo casalingo sulla squadra di Wenger ha dato le giuste motivazioni e convinzioni per far credere a Rodgers e ai suoi che i mezzi che hanno a disposizione sono importanti. A cominciare dal nuovo ruolo di Gerrard, posizionato ora centrale di centrocampo a gestire in maniera impeccabile ogni singolo aspetto del gioco dei suoi, per passare ad una retroguardia non sempre perfetta che però ha saputo compattarsi sempre e esaltare le grandi doti del suo portiere Mignolet, sicuro nazionale nei prossimi mondiali brasiliani con il suo Belgio.
L’affiancamento di Henderson a Gerrard ha evidenziato come finalmente sia sbocciato anche questo giocatore, sembrato troppo acerbo e timido nelle passate stagioni per far parte di un palcoscenico cosi importante. L’estro e la qualità sopra la norma di Sterling e Coutinho fanno soltanto da cornice per la coppia d’oro del gol Sturridge e Suarez. Venti gol per l’inglese, secondo soltanto in classifica marcatori proprio al suo compagno di reparto Luis Suarez. Per l’uruguayano quota ventinove gol stagionali in campionato e record di Flower spazzato via, senza considerare l’assenza per squalifica del “pistolero” nelle prime giornate di campionato.
Che tutto questo potenziale fosse sotto gli occhi di tutti era chiaro, quando e soprattutto come potesse sbocciare era però un vero e proprio mistero, visti i troppi tentennamenti della passata stagione e qualche errore di troppo anche all’inizio di questa, che avevano fatto temere per un ennesimo campionato anonimo da parte dei reds. Ma un ruolino di marcia sopra la media ha definitivamente riconsegnato al campionato più bello del mondo una delle sue più forti protagoniste di sempre, che complice anche la freschezza per non aver giocato le coppe europee conta finalmente di riportare la Premier League per le strade della città sotto le note dei Beatles. Sulla strada di Strawberry Fields si presenterà sabato prossimo il Manchester City, desideroso di tappare le ali del Liver Bird e di rimandare le loro speranze come sempre all’anno prossimo.
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