In viaggio verso Brasile 2014. Il girone C: quattro outsider in cerca di gloria
Terzo episodio della nostra rubrica “In viaggio verso Brasile 2014”. Questa volta focalizzeremo la nostra attenzione sui numeri e curiosità del Girone C, un raggruppamento tutto da scoprire con Colombia, Costa d’Avorio, Grecia e Giappone che daranno vita ad una vera bagarre per la corsa agli ottavi.
Quattro squadre, quattro continenti, quattro modi diversi di vivere il calcio. Il Girone C è senza dubbio l’emblema dello spirito dei mondiali. L’assenza di un top team crea incertezza su eventuali pronostici, dato che la Colombia, sorteggiata dalla prima fascia, dovrà verosimilmente fare a meno della sua stella Radamel Falcao, infortunatosi gravemente nel corso della stagione.
QUI COLOMBIA – La nazionale sudamericana vive uno dei momenti più fiorenti della sua storia. Il tanto atteso ricambio generazionale dopo la grande Colombia d’inizio anni 90’ è arrivato, e la squadra allenata dall’argentino Pèkerman viene indicata dagli addetti ai lavori come una sicura rivelazione dei prossimi Mondiali. Terza nel Ranking Fifa, la Colombia ha dimostrato di essere una squadra forte e solida, ma che fa dell’estro del reparto offensivo la sua arma migliore. In attacco infatti l’ex CT della Selecion argentina, nonostante l’assenza di Falcao, può contare sulla vena realizzativa di Jackson Martinez e Carlos Bacca, oltre che alla rapidità dei talentuosi Cuadrado e James Rodriguez, più la forza fisica del centrocampista dell’Inter Guarin. La squadra capitanata dall’atalantino Mario Yepes torna così al mondiale sedici anni dopo la sua ultima apparizione, e grazie ad una nuova generazione di fenomeni punta ottenere un risultato storico: arrivare almeno fra le prime otto del mondo.
QUI COSTA D’AVORIO – La Costa d’Avorio è alla sua terza partecipazione consecutiva al Mondiale. La nazionale attualmente guidata da Lamouchi è diventata negli ultimi decenni una vera e propria icona del calcio africano. L’emblema di questa crescita esponenziale è senza dubbio Didier Drogba. Il fuoricalsse ex Chelsea è il miglior marcatore della storia degli “Elefanti”, ma arrivato a quota 36 anni, vuole lasciare il segno con la maglia del suo paese in una competizione internazionale. La formazione ivoriana non è mai riuscita infatti a superare il primo turno, risultato che non appare proibitivo nella prossima rassegna iridata. Oltre alla classe di Drogba infatti, il tecnico francese può contare su giocatori del calibro di Gervinho, Kalou, Tiotè e soprattutto Yaya Tourè. Quest’ultimo è ormai tra i migliori centrocampisti del mondo, ed è in grado di saper abbinare ad una straordinaria potenza fisica, una tecnica ed un carisma da vero campione. I presupposti per far bene quindi ci sono tutti, basterà curare solamente la fase difensiva, forse il vero punto debole della formazione africana.
QUI GRECIA – La formazione allenata dal portoghese Santos è giunta al Mondiale dopo aver superato la Romania nel Play-off. Decisivo nella sfida contro i romeni è stato il 3 a 1 con cui Mitroglu e compagni hanno vinto all’andata davanti ai propri tifosi. L’attacante, attualmente in forza al Fulham, è il vero asso della manica della formazione ellenica. A supportare il centravanti classe ‘88 nello schema ideato dal Ct troviamo una batteria di tre trequartisti, dove anche gli “italiani” Konè e Fetfatzidis potrebbero trovare spazio. Capitano della squadra è il romanista Torosidis, che assieme al centrale del Borussia Sokratis, rappresenta la vera certezza del pacchetto arretrato. Con questa formazione la Grecia spera così di passare il primo turno della Coppa del Mondo, raggiungendo un traguardo storico alla sua terza partecipazione.
QUI GIAPPONE – Il Giappone è ormai dal 1998 un habitué del Campionato del Mondo. La formazione allenata da Zaccheroni è ormai alla sua quinta partecipazione consecutiva, simbolo di come sia ormai ben sviluppato il movimento calcistico nel Sol levante. Il tecnico romagnolo siede sulla panchina nipponica ormai dal settembre 2010, e mira a portare la sua squadra agli ottavi come fece il suo predecessore Okada. Le stelle della formazione asiatica sono senza dubbio il capitano Nagatomo e i due fantasisti Honda e Kagawa. Questi ultimi però arriveranno al Mondiale dopo una stagione sicuramente non positiva con i rispettivi club che forse ne condizionerà la tenuta psicofisica.
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