MotoGP, gran premio d’Italia: Marquez conquista anche il Mugello. In Moto3 trionfo in volata di Fenati

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di Marco Milan

Marc Marquez sta al motociclismo come la Mercedes sta alla Formula 1. Il pilota spagnolo della Honda e le due vetture tedesche nel 2014 viaggiano a tutto gas e fanno man bassa dei rispettivi campionati: tanto l’uno quanto gli altri hanno fatto il pieno sia di pole position che di vittorie per un doppio dominio mondiale difficilmente contrastabile.

Al Mugello non è stato facile, però, per Marquez conquistare la sesta vittoria su altrettanti gran premi stagionali, anzi, la lotta col connazionale Jorge Lorenzo è stata vibrante e spettacolare con sorpassi e controsorpassi e col pilota della Yamaha a lungo in testa alla gara e poi, una volta subìto l’aggancio della Honda numero 93, ha saputo reggere l’urto combattendo fino all’ultimo metro. Ma Marquez al momento è inarrestabile ed inarrivabile, fa tutto con semplicità e quando decide di vincere si sbarazza degli altri e si prende quello che vuole. Chi può togliere allo spagnolo il secondo titolo mondiale consecutivo? Più o meno nessuno, non Lorenzo (troppo attardato in classifica), non Pedrosa (eterno incompiuto e quarto senza infamia nè lode nel gp toscano) e probabilmente non Valentino Rossi, secondo  nel mondiale a 53 punti dal leader del campionato e terzo al Mugello, tutto sommato un gran bel risultato se si considera che partiva dalla piazzola numero 10 e che con una qualifica migliore avrebbe potuto lottare per la vittoria coi primi due. Il problema per Valentino sarà trovare quelle 2-3 gare in cui sopravanzare Marquez per raggingerlo in classifica, nonchè poi, eventualmente, tenerlo a bada nelle restanti uscite iridate. Marquez può solo perdere questo campionato, è evidente la sua forza, la sua freschezza, il suo entusiasmo e una moto, la Honda ufficiale, che non sembra aver punti deboli che in ogni caso Marquez potrebbe e saprebbe colmare col suo talento. Sei su sei, a due passi c’è il record assoluto di Giacomo Agostini che vinse le prime 8 gare di fila e detiene tutt’ora questo record.

Dal Mugello esce rinfrancato a metà Iannone che chiude settimo dopo una partenza razzo che lo ha visto pure al comando della gara per un paio di curve ma che ha poi dovuto cedere il passo fra poca potenza della Ducati e deterioramento progressivo delle gomme. A proposito di Ducati, ha poco da ridere  anche Dovizioso, partito pure benino ma finito sesto per gli stessi motivi citati per Iannone.

Infine un doveroso tributo a Romano Fenati, protagonista nella gara della Moto3 di un’impresa leggendaria: all’ultima curva è terzo dietro agli spagnoli Vinales e Rins, ma il pilota marchigiano spalanca il gas e proprio sulla linea del traguardo beffa entrambi i piloti iberici e vince la gara che non solo lo porta in trionfo davanti al pubblico di casa, ma lo catapulta a soli 5 punti dal leader della classifica, quel Miller che al Mugello ha pensato bene di ruzzolare fuori pista nelle ultime tornate della corsa per un mondiale riaperto. Il sogno di Romano continua. Bravo.

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