Brasile 20114. James Rodríguez il crack del mondiale. La Colombia sogna in grande sulle spalle del nuovo fenomeno

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di Lorenzo Centioni

La Colombia festeggia la prima storica qualificazione ai quarti di finale di un mondiale. Il suo numero dieci, James Rodríguez, è stato eletto il miglior giocatore della fase a gironi, in Colombia è l’uomo della provvidenza, un predestinato. James è il pichihchi del mondiale, 5 gol all’attivo, meglio di tutti, meglio di Messi e Muller. Questo ragazzo ha tutto, visione di gioco, tiro, tecnica ed estro, ha perfino segnato di testa contro la Costa d’Avorio. Contro il Giappone si è cimentato in una prodezza mettendo a sedere il difensore con una finta di corpo e scavalcando il portiere con un delizioso pallonetto, è una di quelle finte che bisogna mandare indietro il video del gol più volte per capirla e non è detto che si riesca nel tentativo. Ma l’apice si è toccato nella sfida degli ottavi contro l’Uruguay, dopo la doppietta decisiva tutti gli occhi del mondo si sono accorti della stella sbocciata in Brasile. Il gol dell’1 a 0 è stata una perla da cineteca: palla alta di Cuadrado, stop di petto di James, che sistema corpo e palla verso la porta, la sfera scende delicatamente sul sinistro e la manda sotto la traversa, Muslera può solo sfiorarla con la punta delle dita, bacio alla traversa ed è vantaggio Colombia, poi tutti a ballare con i Cafeteros sotto la marea di giallo vestita al Maracanà.

Questi ragazzi festeggiano così dopo ogni gol, un’esultanza, un ballo, che ha tutto il fascino di una nazionale giovane e sbarazzina alla quale per altro manca la punta di diamante, Radamel Falcao. Giocano con la sfrontatezza necessaria per non avere paura di niente e di nessuno, consci delle loro possibilità e del loro bel calcio; tutte le squadre sud americane stanno facendo una bella figura; ma la Colombia ha qualcosa in più per osare, per affrontare la storia di questo sport: Brasile e Argentina. O forse quel qualcosa in più è semplicemente questo ragazzo classe 91′, James.

Il fenomeno del momento nasce a Cúcuta il 12 luglio 1991, quando aveva 10 anni segnava direttamente da calcio d’angolo e le squadre di tutta Medellin lo bramavano. Esordisce come professionista a 15 anni in Argentina al Banfield, e continua a segnare direttamente da calcio d’angolo. La stagione dopo l’esordio, nel 2009 James gioca da titolare tutto il campionato, segna 4 reti in 30 partite e regala il primo titolo della storia al club argentino. Il Porto si accorge di lui e sborsa la cifra di 5 milioni di euro per portarlo in Portogallo, qui James raggiunge i compagni di nazionale Guarìn e Falcao, e vince tutto. La clausola rescissoria viene fissata a 30 milioni di euro, sborsati sull’unghia dal Monaco stagione scorsa, in realtà ne sborseranno 70 per portare a Monaco anche João Moutinho. In Francia gioca la bellezza di 34 partite segna 9 gol e si impone anche come assist man, il campionato è stato terra di Ibra e compagni ma il secondo posto è soltanto l’inizio della scalata, anche in Ligue 1.

Con James la Colombia può sognare, il Brasile ha eliminato il Cile dopo un match al cardiopalma, il palo del cileno Jara all’ultimo rigore ha deciso la qualificazione. Sarà un match equilibrato e spettacolare; James Rodríguez contro Neymar, il mondiale dei numeri 10, l’epopea della fantasia. Mentre dall’altra parte del tabellone c’è un altro 10, quello per eccellenza, Leo Messi, che affronterà la Svizzera e non può mascherare il pensiero che va al Maracanà alla Coppa del Mondo.

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