SMMday: il business declinato in versione 3.0
di Eloisa De Felice
Milano – 24 giugno 2014 – La rima perfetta con social media? Solo ed esclusivamente, cazzeggio allo stato puro? Visione sorpassata. Da nonni analogici, analfabeti digitali. Date il benvenuto a una nuova era. L’era del business declinato in versione 3.0. Ma come si fa? All’imprenditoria del Bel Paese lo hanno spiegato gli smanettoni, esperti di new media, social media e communication strategist, durante la SMMday 2014, ovvero durante la Social Media Marketing Day 2014 (http://social-media-marketing-day.web-marketing-manager.it/2014#top ).
Chiarissimo il punto. I social media non sono solo una risposta all’anemia della comunicazione moderna e/o all’informazione gossippara dilagante, ma il cavallo di troia per risollevare la circostanziata situazione economica. Come dice Paolo Massobrio, giornalista ed esperto di economia agricola ed enogastronomia: “Nel settore agroalimentare italiano si pensa, erroneamente, che bisogna lasciar parlare solo il cibo e il vino. Ma non è così. Il consumatore vuole una storia. Compra una storia. Noi, in Italia, siamo pieni di storie imprenditoriali eccezionali. E allora: raccontiamole! E i social sono una strumento potentissimo per darne risonanza”.
Numeri da capogiro, per questa seconda edizione. Twitter è giunto al punto di bloccare l’account ufficiale dell’evento per i troppi hashtag. Ma non solo. Si è cercato di analizzare, nel profondo, il mutato contesto sociale, dove l’economia non è più basata solo sui soldi, ma sull’attenzione e sulla reputazione che si costruisce e diffonde, in rete e non. Altro che semplice capitalismo! Siamo, con tutte le scarpe, volenti o nolenti, nella we economy, dove il dialogo con l’altro e il condividere, piuttosto che il semplice atto dell’acquisto, è il nuovo vero bisogno di ciascuno.
In questa mutata ottica, come dice Adriana Defina, della Genesys: “Ve la ricordate la canzone ‘Bella senza anima’? Ecco! I social sono belli e con l’anima. Quella delle persone che li fanno! Ovvero tutti noi!”. E ancora Andrea Albanese, Web Marketing Advisor: “Oggi non esiste più cliente e fornitore. Siamo tutti parte dello stesso gioco, dove ogni singolo individuo è più forte del più potente dei brand”. Se fosse servito, ad enfatizzare tutto questo, visto il motto della giornata dell’anno scorso Content is the king, distribution is the King Kong, quest’anno si è giunti a Everyone is a communication agency.
E se proprio non si hanno idee? “Guardatevi intorno! Prendete spunto dall’uso che si sta facendo dei social media in Asia, Cina, Russia e Corea”, dice Mauro Comendulli, Asian Digital Strategist. E poi: “divertitevi e siate divertenti. Meno autoreferenziali. Attenti a fare ironia. Curate i vostri contenuti. Spendete energie e tempo, più che soldi, nei vostri profili”, consiglia alla spicciolata, Rudy Bandiera, web marketing manager e giornalista. E poi ancora dritte e trucchi estremamente pratici per l’uso degli strumenti oggi più diffusi, quali Facebook, Linkedin, Google + e Twitter. Insomma, basta piangersi addosso. “Si può fare!”. Abbiate solo il coraggio. Rischiate.
foto: dal sito dell’evento