Formula 1, gp di Gran Bretagna: Hamilton trionfa in casa, il ko di Rosberg riapre il mondiale

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di Marco Milan

Probabilmente anche lo stesso Rosberg sapeva che il periodo d’oro sarebbe finito prima o poi e che, sempre prima o poi, sarebbe arrivato il giorno in cui tornarsene ai box anzitempo e col casco in mano. E puntualmente il momento è arrivato, a Silverstone, gran premio in cui il tedesco ha lasciato sul piatto 25 punti al compagno rivale Lewis Hamilton che ha ringraziato e si è portato a sole 4 lunghezze di distanza in classifica.

Tutto riaperto, dunque, proprio quando sembrava che il 2014 avesse scelto Nico Rosberg come pilota da accompagnare verso il titolo, complici gli otto consecutivi primi e secondi posti del tedesco e i due ritiri dell’inglese. Ma proprio in casa di Hamilton la fortuna volta la faccia a Rosberg e gli toglie una vittoria che dopo la pole position del sabato e il dominio di inizio gara appariva una passeggiata. Un bello scherzo per Nico, costretto a parcheggiare la vettura sull’erba a causa del cambio capriccioso che gli ha lasciato la sesta marcia bloccata e l’automobile inguidabile. Del resto è lo stesso scherzo che giusto un anno fa aveva subìto Sebastian Vettel, appiedato a pochi giri dal termine del gran premio britannico che stava conducendo autorevolmente e che vide poi premiato proprio Rosberg. Corsi e ricorsi storici che proiettano dunque Hamilton a soffiare sul collo di un Rosberg che si riscopre improvvisamente umano, e ringalluzziscono un Hamilton che nell’ultimo mese appariva depresso e sfiduciato.

Applausi per Hamilton e per la Mercedes che continua ad imprimere ritmi inarrivabili umiliando gli avversari con distacchi chilometrici; certo però che ora l’ennesimo guasto meccanico, il primo sulla monoposto di Rosberg dall’inizio dell’anno, faranno suonare più di un campanello d’allarme a Stoccarda, perché le frecce d’argento risultano potenti, veloci, dominano in lungo e in largo, ma hanno un piccolo tallone d’Achille nell’affidabilità. Il titolo non pare a rischio, ma è bene che inizino ad approfondire di più queste repentine defaillances. Alle spalle di Hamilton, Silverstone ha condotto uno splendido Valtteri Bottas che con la sua Williams è stato capace di partire dal diciassettesimo posto e di chiudere al secondo, per un’impresa che consacra tanto il valore di una vettura veloce, quanto il talento del finlandese che soltanto quindici giorni fa aveva assaporato il gusto del primo podio in carriera. A proposito di podio, sul gradino più basso ci finisce il solito e costante Ricciardo che in casa Red Bull è quello che a conti fatti si piazza sempre meglio, dato che anche stavolta Sebastian Vettel, che partiva secondo, è finito dietro al pilota australiano, arrancando in avvio e chiudendo al quinto posto dopo un’epica battaglia con Fernando Alonso, fatta di sorpassi, piedi schiacciati sull’acceleratore ed insulti via radio su chi dei due avesse la colpa di non lasciar passare l’altro. Alla fine ha vinto Vettel, ed è stato emozionante assistere al duello fra due grandi campioni, anche se resta l’amaro in bocca per una lotta che valeva appena la quinta posizione e non riguardava neanche punti validi per il titolo. Alonso in ogni caso esce rinfrancato, poiché in fondo partiva dalla sedicesima casella dello schieramento ed è stato pure costretto ad una penalità di cinque secondi perché al via ha inspiegabilmente posizionato la Ferrari troppo in avanti nella piazzola, col muso che è finito in fuorigioco e proprio come l’offside nel calcio, la mossa è stata ritenuta illecita. Bene Button che ha chiuso quarto mancando il podio per un soffio, un risultato che avrebbe mandato in estasi il pubblico britannico con due inglesi più una Williams fra i primi tre. La McLaren fa registrare comunque dei passi avanti anche perchè Magnussen ottiene un settimo posto discreto. Sorride la Toro Rosso, a punti sia con Kvyat che con Vergne, mentre è nerissimo il pomeriggio di Massa e Raikkonen, vecchi compagni di squadra alla Ferrari: al secondo giro il finlandese della rossa gioca alle macchine a scontro, finisce contro il guard rail e danneggia vettura e caviglia (non pare comunque a rischio la sua presenza in Germania fra due settimane), nel frattempo Massa sopraggiunge con la Williams nel tentativo di recuperare posizioni e finisce invece per cozzare contro i resti della Ferrari numero 7 e dice addio alla rimonta e alla gara. Un incidente che ha fermato la corsa per più di un’ora, costringendo gli addetti al circuito a riparare le barriere danneggiate per garantire la sicurezza necessaria a far disputare il resto del gran premio. Per fortuna nessuno si è fatto male.

Fra quindici giorni si corre in Germania, a casa di Rosberg e Vettel, con un Hamilton rinfrancato e ricaricato dai 25 punti mangiati al compagno di squadra. E non siamo neanche a metà campionato….

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