Formula 1, gp di Germania: Rosberg fa festa in casa davanti a Bottas, Hamilton rimonta e sale sul podio
di Marco Milan
Una settimana da incorniciare in Germania: da domenica a domenica, prima la nazionale tedesca conquista la Coppa del Mondo di calcio, poi nel gran premio di casa di Formula 1 Nico Rosberg (tedesco) vince al volante della sua Mercedes (tedesca) e consolida il primato in testa alla classifica del mondiale.
Sessant’anni dopo Juan Manuel Fangio, la Mercedes torna padrona in Germania e sbaraglia la concorrenza col dominio assoluto di Nico Rosberg che è stato davanti per tutto il fine settimana, ha conquistato la pole position ed ha passeggiato in gara senza mai mettere in discussione il risultato. Dimenticato per il tedesco, quindi, il ko di due settimane fa in Inghilterra, rafforzato il vantaggio in classifica su Hamilton (ora salito a 14 punti). Hamilton che ha compiuto una rimonta epica dopo il brutto incidente durante le qualifiche e la conseguente partenza dalla ventesima posizione, riuscendo a chiudere terzo alle spalle di un fenomenale Valtteri Bottas, secondo con la sua Williams, al terzo podio consecutivo ed ormai entrato nel lotto dei piloti bravi per davvero. Williams velocissima a cui però manca un pezzo, dato che Felipe Massa, scattato dalla terza piazzola in griglia, viene abbattuto alla prima curva dalla McLaren di Magnussen ed esce di scena esattamente come a Silverstone. Chiude quarto Sebastian Vettel, vincitore del gran premio di casa l’anno scorso, ed autore di una gara da combattente dal momento che artigliare le prime tre posizioni era impresa impossibile; bravo il quattro volte campione del mondo a portare la sua Red Bull ai piedi del podio e a stare davanti sia a Fernando Alonso, quinto ma protagonista di una bella corsa condita da un ottimo passo gara, e sia al compagno di squadra, l’indivolato Ricciardo che ha terminato sesto ma è stato in grado di duellare con Alonso fino all’ultima curva nonostante una vettura leggermente meno veloce della Ferrari dello spagnolo. A proposito di Ferrari, prosegue la sfortuna cronica di Kimi Raikkonen che non ha offerto neanche una brutta prestazione in cui è apparso discretamente motivato, ma alla fine ha dovuto fare i conti come al solito con la legnosità della monoposto italiana, al punto da dover esclamare in un colloquio alla radio coi box: “Questa macchina non si guida come vorrei”. E infatti il finlandese porta a casa la dodicesima posizione, ancora fuori dalla zona punti, al contrario della McLaren che piazza fra i primi dieci sia Button che Magnussen.
Ennesimo disastro per la Lotus (fuori Grosjean, anonimo Maldonado) e per la Sauber con Sutil che addirittura finisce in testacoda in mezzo alla pista quasi sulla linea del traguardo e senza che, inspiegabilmente, la direzione gara decida di far entrare la Safety Car, ma lasciando semplicemente (e pericolosamente) che quattro coraggiosi commissari entrino in pista per spingere la vettura svizzera fuori dal tracciato. Paura anche per il russo Kvyat quando la sua Toro Rosso va a fuoco all’improvviso a causa di un problema tecnico che ha rovinato la gara del piccolo pilota sovietico che aveva tutte le carte in regola per acciuffare qualche punticino.
Domenica prossima la Formula 1 torna già in scena in Ungheria prima della sosta di agosto. Per Rosberg l’occasione di andare in vacanza rimpinguando il vantaggio, per Hamilton la possibilità di accorciare le distanze. La lotta all’interno della Mercedes appare più rovente che mai.