Tennis. In Australia il via all’incubo del tenniscommesse
Terremoto scommesse per il tennis Australiano, nell’ambito di un’inchiesta internazionale per delle scommesse sospette, un uomo è stato accusato per associazione a delinquere finalizzata alla combine mentre altri 5 sono stati arrestati.
La polizia australiana dello stato di Victoria ha seguito una pista che li ha portati sulle tracce di un clan facente parte della criminalità organizzata denominato “Purana”, dalle indagini internazionali è emerso che i match oggetto di scommesse si sono svolti sia in Australia che al di fuori del territorio australiano, e che “almeno uno dei due giocatori, in ogni match, era d’accordo con i soggetti in questione”. Le autorità hanno ritenuto doveroso sottolineare che nessun match riconducibile all’ATP World Tour è stato truccato, con particolare riferimento al torneo Grand Slam di Melbourne – Australian Open.
Dei cinque arrestati ben quattro sono nella fascia tra i 20-30 anni e sicuramente alcuni di loro sono tennisti che hanno partecipato attivamente alla truffa in questione, tra questi un 27enne di Melbourne già noto alle autorità per questioni di droga è finito nelle indagini per delle scommesse sospette, solo uno degli arrestati ha più di 40 anni. L’Australia ha recentemente approvato una legge fortemente punitiva per casi che riguardano l’alterazione dell’integrità sportiva (Austarlia’s Crimes Amendment – ACT), per questi casi le corti australiane possono imporre pene detentive fino a 10 anni per l’alterazione di partite.
La portavoce dell’associazione australiana tennis ha dichiarato “affinché l’integrità del tennis non venga infangata, l’associazione si impegnerà al massimo per collaborare con le autorità”. Certamente un brutto caso per uno sport che per molti anni è sembrato estraneo a questo tipo di irregolarità (a dire il vero spesso anche per mancata copertura dei media), certamente però va lodato l’impegno preventivo e la durezza delle pene che le autorità australiane sembrano pronte ad adottare.