Formula 1, gp del Belgio. Vince Ricciardo, Rosberg mette ko Hamilton e in Mercedes è guerra

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La ribalta a Spa è tutta per Daniel Ricciardo e per la sua terza vittoria stagionale, seconda consecutiva. Per l’australiano della Red Bull prosegue il momento di gloria e proseguono le umiliazioni al suo compagno di scuderia, Sebastian Vettel, staccato in Belgio di quasi 50 secondi da quello che in teoria avrebbe dovuto essere il suo scudiero e invece è diventato il caposquadra.

Vince, anzi stravince Ricciardo, partito quinto e ritrovatosi primo dopo aver superato Alonso, Vettel e i due della Mercedes che dopo due giri si sono colpiti lasciando strada alla Red Bull. Ed è questo il grande tema della giornata, ovvero la guerra ormai totale, il tutti contro tutti in casa Mercedes. Rosberg, partito dalla pole position, è scattato malissimo e si è lanciato all’inseguimento di Hamilton che ha provato a superare al secondo passaggio: contatto fra i due, Rosberg danneggia l’ala anteriore, Hamilton subisce una foratura e finisce a fondo gruppo, costretto a fare un intero giro di pista con il pneumatico ormai in pappa. Gara rovinata per l’inglese che passa tutta la corsa fra il diciassettesimo e il sedicesimo posto e alla fine si ritira, imbestialito, sfiduciato dal distacco in classifica da Rosberg (29 punti) ma sfiduciato anche perchè si sente il brutto anatroccolo della squadra. Difficilmente Hamilton guiderà una Mercedes il prossimo anno, nonostante sia la monoposto migliore del lotto. Ma ormai la scuderia di Stoccarda è una polveriera: durissimi i commenti di Toto Wolff e di Niki Lauda che hanno definito inaccettabile il comportamento di Rosberg, provando a ricucire uno strappo con Hamilton che invece sembra insanabile. Per Rosberg arrivano così pesanti rimbrotti dai piani alti della squadra, nonchè bordate di fischi sul podio da parte del pubblico belga, quasi completamente schierato a sostegno di Hamilton. Ma Nico se ne torna a casa con un +29 su Hamilton che sta a significare una bella ipoteca sulla vittoria del campionato.

Ricciardo primo, Rosberg secondo, il podio è completato da un super Bottas che porta la sua Williams al terzo posto dopo una serie di sorpassi su Raikkonen e Vettel, due campioni del mondo, non piloti qualsiasi. Se è vero che Spa è l’università della Formula 1, allora oggi il piccolo finlandese può dirsi laureato; e col sedile della Mercedes di Hamilton fortemente traballante, Bottas diventa il candidato numero uno ad affiancare Rosberg il prossimo anno. Ottima anche la gara di Raikkonen, quarto e finalmente a suo agio con la Ferrari da quando è tornato a vestirsi di rosso; per la prima volta quest’anno, inoltre, il finnico si è piazzato davanti al compagno di squadra Alonso, finito ottavo (per poi risalire a settimo dopo la penalizzazione di Magnussen) anche a causa di una penalità di cinque secondi per colpa di un guaio elettronico alla partenza che ha costretto i meccanici a rimanere in pista più del consentito. Alonso è così finito dietro anche alle due McLaren di Magnussen e Button che hanno sorpassato lo spagnolo proprio nelle ultime due tornate del gran premio, ma la manovra del danese nei confronti del ferrarista è stata ritenuta scorretta dalla direzione di gara che lo ha retrocesso dal settimo al dodicesimo posto. Per il già citato Sebastian Vettel, il quinto posto finale è soltanto un brodino se si considera il trionfo dell’altra Red Bull ed il terzo posto in qualifica del tedesco campione del mondo. Discorso analogo per Felipe Massa che al contrario di un Bottas spumeggiante, si piazza solo tredicesimo, mai in lizza nemmeno per la zona punti. Anche in Williams chi doveva essere il capitano si è trovato gara dopo gara a recitare il ruolo di gregario,e Massa, inoltre, continua a dimostrare poco carattere, soffrendo puntualmente il compagno di box; Ferrari o Williams, Schumacher o Raikkonen, Alonso o Bottas, cambiano i suonatori ma la musica pare sempre la solita. Solito disastro per la Lotus (ritirati sia Maldonado che Grosjean), mentre dura una manciata di curve l’esordio in Formula 1 del tedesco Andrè Lotterer, 32 anni, tre volte vincitore della 24 ore di Le Mans e che in Belgio ha sostituito Kobayashi alla Caterham.

Fra due settimane sarà Monza ad accogliere il campionato di Formula 1, per scrivere un nuovo capitolo del duello fratricida della Mercedes, i Senna e Prost degli anni duemila, con un Ricciardo che lentamente si avvicina al duo di testa per una pazzesca, impensabile ma forse non del tutto impossibile rimonta mondiale.

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