Serie A. Juve e Roma inarrestabili. Alla Sampdoria il derby della Lanterna
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Continuano spedite le marce di Juventus e Roma. Questo è stato il chiaro messaggio arrivato dalla quinta di Serie A. Ma già domenica prossima una delle due (o entrambe in caso di pareggio) è destinata a rallentare. Allegri e Garcia arrivano alla sfida scudetto, che quest’anno capita decisamente presto rispetto allo scorso anno, con 5 su 5 e con due squadre che sembrano più due macchine da guerra. La Juventus dopo il 3-0 contro il Cesena, ha replicato contro l’Atalanta a Bergamo. Dove si è confermato decisivo, così come a Verona contro il Chievo, Gigi Buffon che ha sventato la minaccia chiamata Denis dagli 11 metri. La doppietta del solito Tevez e la prima volta italiana di Morata hanno fatto il resto. Ha fatto un po’ più fatica invece la Roma in casa con il Verona, vuoi per le occasioni fallite da Destro, prima di inventarsi il gol dell’anno, vuoi per il Verona che ha giocato praticamente con 9 difensori, c’è voluta una rasoiata di Florenzi, appena entrato, per sbloccare la situazione. Poi per chiudere il conto c’è voluta una invenzione di Destro, che dopo aver sbagliato due gol praticamente fatti, ha scaraventato da poco oltre il centro campo un destro alle spalle del giovane Gollini. Tre punti ciascuno e corsa che avanza spedite, le fatiche di Champions, City per la Roma, Atletico Madrid per la Juve, forse condizioneranno la sfida di domenica, che comunque servirà per dare la prima indicazione importante per la corsa scudetto.
Se gli anticipi di sabato non hanno visto nessuna sorpresa, stessa cosa non si può dire per le sfide della domenica. Tanto per cominciare il Napoli è tornato alla vittoria sul campo del Sassuolo, e anche questa può essere una notizia. Nella sfida dell’ora di pranzo agli azzurri è bastato il solito gol di Callejon per regolare un Sassuolo come al solito volitivo e poco fortunato, vista la traversa di Peluso nel finale di secondo tempo. Per il Napoli arrivano finalmente i 3 punti anche se il gioco continua a latitare. Sorpresa vera è quella che invece ha visto protagonista l’Inter. La squadra di Mazzarri è stata surclassata da quella di Zeman (seconda vittoria consecutiva a San Siro contro l’Inter, dopo l’1-3 sulla panchina della Roma). Ai neroazzurri è andato tutto storto: espulsione di Nagatomo prima della mezz’ora e infortunio di Dodo. E pensare che dopo il primo vantaggio di Sau, Osvaldo era riuscito a pareggiare i conti. Poi lo show di Ekdal, una tripletta nel cuore di difesa interista allo sbando totale. Handonovic sull’1-3 aveva anche parato il rigore a Cossu, ma questa volta il portierone sloveno proprio non ha potuto fare altro.
Vola altissima invece la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic e di un sempre più idolo delle folle Massimo Ferrero. Il gol di Gabbiadini direttamente su calcio piazzato ha regalato ai blucerchiati la vittoria nel derby, lanciandoli al terzo posto a quota 11 punti (l’Udinese vincendo questa sera contro il Parma potrebbe però andare a 12). Ad ogni modo la Genova blucerchiata è tornata a sognare grazie a un mix di talento, vedi Gabbiadini o lo stesso Okaka, gioventù, Romagnoli leader difensivo sembra già una sicurezza, ed esperienza con i vari Viviano e Palombo. Per Gasperini è arrivata una sconfitta pesante, visto l’ambiente cittadino, anche se questo avvio di campionato del grifone non può dirsi di certo negativo, almeno per il gioco espresso. Ha smarrito la vita della vittoria il Milan di Pippo Inzaghi, secondo pareggio in rimonta, questa volta in casa del Cesena, portato in vantaggio dal gol di Succi. Il pareggio di Rami strappa un mezzo sorriso ad Inzaghi, che però continua a prendere troppi gol. Pareggio anche tra Torino e Fiorentina, protagoniste del finale da brivido dello scorso campionato, con Cerci neutralizzato dal dischetto. Le reti di Quagliarella e Babacar fanno dividere la posta in palio, mentre il nervosismo sembra essere tutto dalla parte di Montella, che non riesce a trovare continuità. 1 a 1 anche tra Chievo Verona ed Empoli, con i gol di Meggiorini e Pucciarelli.
