Formula 1, gp di Russia: Hamilton-Rosberg, Mercedes campione del mondo costruttori
Il primo gran premio di Russia nella storia del mondiale di Formula 1 regala alla Mercedes il campionato del mondo costruttori 2014 grazie alla doppietta della scuderia tedesca: Hamilton batte ancora Rosberg, conquista la quarta vittoria consecutiva (31.ma in carriera, raggiunto Nigel Mansell) e allunga in classifica sul rivale portandosi a +17 a tre gare dalla conclusione.
La Russia incorona la Mercedes e Lewis Hamilton, dominatore di tutto il fine settimana sovietico, con pole position e strapotere in gara, primo dall’inizio alla fine del gran premio, complice anche l’errore di Nico Rosberg nel giro iniziale con sorpasso sull’inglese e successivo errore in allungo che ha compromesso le gomme costringendo il tedesco alla sosta per poi rimontare dalla coda del gruppo fino al secondo posto che lo lascia aggrappato alla lotta al titolo. Ma Hamilton appare in questo momento imbattibile e sembra aver lasciato al compagno di squadra sfortuna e paure di fine primavera-inizio estate. Rosberg ha ereditato da Hamilton i ripetuti guai alla macchina e la poca fiducia nella squadra che ora sembra aver occhi solo per il britannico. Alle spalle dell’inarrivabile Mercedes arriva la Williams di Valtteri Bottas, splendido terzo e al quinto podio stagionale; Bottas straccia ancora una volta il compagno di scuderia, ovvero Felipe Massa, partito diciottesimo e giunto fuori dalla zona punti nonostante una vettura assai veloce e competitiva.
Impietoso il confronto fra i due piloti della Williams: se è vero che Massa è stato l’unico a soffiare una pole position alla Mercedes (in Austria), è altrattanto palese come Bottas sia salito sul podio in 5 occasioni contro una sola (a Monza) del brasiliano. Quarto e quinto posto per le ottime McLaren con Button davanti a Magnussen; sesto Alonso, in ombra ma bravo a tener dietro Ricciardo, molto più veloce di lui ma penalizzato da un lieve contatto con Vettel che lo ha costretto alla sosta in un momento non ottimale per l’australiano, capace in ogni caso di star davanti al compagno ancora una volta; opaco Vettel (ottavo), così come Raikkonen, nono e senza spunti degni di nota. Disastro in casa della Toro Rosso, invece: le splendide qualifiche con Kvyat addirittura quinto, hanno lasciato spazio ad una gara piena di problemi, chiusa per entrambi i piloti con la zona punti lontanissima. Deluso in particolar modo il russo che nel gran premio di casa e partendo dalla terza fila sperava di regalare ai tifosi del suo paese una corsa gloriosa. Se ne riparlerà forse il prossimo anno quando Kvyat sarà al volante della più competitiva Red Bull.
Ultima ma non certo per importanza la sottolineatura per la Marussia, autrice di un gesto commovente e pieno di sensibilità: la piccola scuderia russa, infatti, non solo ha scelto di gareggiare nel gran premio casalingo con una sola vettura (quella di Max Chilton) in segno di grande rispetto verso Jules Bianchi, ma ha anche preparato ed acceso la vettura dello sfortunato pilota francese come se dovesse regolarmente schierarsi in griglia di partenza. Un gesto meraviglioso che merita forse più applausi della vittoria mondiale della Mercedes. La Formula 1 torna fra venti giorni sul circuito statunitense di Austin, terz’ultima prova del mondiale, terz’ultimo duello fra Hamilton e Rosberg per decretare il nuovo campione del mondo.
(di Marco Milan)